Nessuna eccezione, anche a Foligno i licei sono gli istituti superiori che vanno per la maggiore. La città della Quintana conferma il trend a livello nazionale che vuole gli indirizzi liceali tra i più richiesti tra le nuove generazioni. Lo scorso sei febbraio si sono ufficialmente chiuse le iscrizioni on-line per l’anno scolastico 2018/2019 ed è quindi possibile avere già un quadro di quelle che saranno le future prime classi. Il liceo scientifico “Marconi”, che al suo interno ha anche l’indirizzo sportivo ed artistico, è di nuovo al primo posto tra le preferenze degli studenti. “Sono duecento le domande che abbiamo ricevuto – spiega il dirigente scolastico Paola Sebastiani -. La buona notizia è che saremo in grado di accogliere tutti i ragazzi che hanno fatto richiesta. Lo scorso anno infatti – prosegue Sebastiani – siamo stati costretti ad escludere un corposo numero di ragazzi”. Leggera flessione invece per quanto riguarda l’Itt “Leonardo Da Vinci”. Dai 194 iscritti dello scorso anno, i nuovi alunni saranno 183. Un dato comunque positivo, se si considera che il plesso di viale Marconi è la prima scelta fatta dai giovani folignati dopo il liceo scientifico e soprattutto la seconda scuola superiore della città a livello di iscrizioni. “Gli indirizzi che hanno visto il maggior numero di nuovi alunni – spiega il dirigente scolastico dell’Itt Rosa Smacchi – sono quello di meccatronica ed energia”. Dopo un anno di flessione il liceo classico “Frezzi”, che forma un istituto unico insieme a quello delle scienze umane “Beata Angela”, colleziona in totale 181 iscrizioni ottenendo il terzo gradino del podio. “Abbiamo avuto un incremento del 18,23% rispetto allo scorso anno – commenta la professoressa Rosella Neri, dirigente scolastico di questo liceo -. C’è stata una tenuta del liceo classico ed un aumento del liceo linguistico, così come dell’indirizzo economico-sociale: siamo in linea con i dati nazionali”. Calano le iscrizioni anche all’Ite “Feliciano Scarpellini”, che il prossimo anno avrà una ventina di studenti in meno nelle prime classi rispetto ad ora. Le domande inoltrate all’istituto guidato da Giovanna Carnevali sono state complessivamente 125: “Il minor numero di iscrizioni – sottolinea Giovanna Carnevali – può essere riscontrato nel fatto che quando abbiamo presentato la scuola a genitori ed alunni, le condizioni non erano ottimali visti i lavori programmati nel post-terremoto”. Chiude il quadro l’Ipsia “Orfini”, con novanta nuovi iscritti. “Un po’ come sta accadendo in tutta Italia – spiega il dirigente scolastico Maria Rita Trampetti – i professionali stanno perdendo terreno anche a causa di una riforma che sin qui non ci ha favorito. Speriamo che in futuro le cose saranno diverse”. Sicuramente l’“Orfini” ha tutte le carte in regola perché il vento cambi, grazie soprattutto al nuovo indirizzo odontotecnico “per il quale – è l’appello della professoressa Trampetti – stiamo cercando dei contributi che ci permettano di realizzare anche dei nuovi laboratori”.
Ha collaborato Maria Tripepi