“Qualche tempo fa qualcuno fece una battuta, esprimendo la propria opinione: non sono riusciti a far funzionare la Fils, non saranno nemmeno capaci di chiuderla. Come dargli torto?”. E’ la battuta al vetriolo del segretario territoriale della Uil Fpl, Andrea Russo, che torna sulla questione per denunciare due cose. La prima è il mancato pagamento delle spettanze. “L’azienda non ha pagato ad alcuni lavoratori le mensilità di dicembre e gennaio, oltre che una piccola parte della tredicesima – spiega -, mentre ad altri ha riconosciuto in più solo un acconto di 500 euro”. Tutto questo “mentre – sottolinea – chi doveva garantire il controllo sulla Fils continua a ricevere premi per decine di migliaia di euro”. Secondo quanto riferito da Andrea Russo, risulterebbero inoltre “gravi problemi di liquidità, con difficoltà – sottolinea ad acquisire materiali di consumo ed attrezzature necessarie a garantire i servizi che ancora sono affidati a Fils”. La seconda questione su cui si sofferma l’esponente di Uil Fpl è invece “l’apertura” annunciata dal sindaco Nando Mismetti a seguito dell’incontro con Confsal Fesica per l’eventuale applicazione dell’articolo 25 del Decreto Madia (leggi qui). “Abbiamo chiesto chiarimenti sul percorso che amministrazione e azienda intendono porre in atto – sottolinea Russo – ma ancora non è giunta alcuna risposta”. Per Uil Fpl sono diversi i punti da chiarire, a cominciare dal numero di lavoratori che potranno essere dichiarati eccedenti, per poi passare ai criteri con i quali verranno individuati e se sarà previsto il loro licenziamento o saranno applicabili con certezza gli ammortizzatori sociali”. Intanto – denuncia il sindacato – “l’affidamento degli appalti a ditte esterne è in stallo: la Fils – commenta Andrea Russo – non ha liquidità per trasferire il trattamento di fine rapporto (Tfr) maturato dai lavoratori ed il costo del personale da spostare è del tutto incompatibile con quello previsto nelle gare dal Comune”. Continua, dunque, ad essere critico il giudizio di Uil Fpl, che torna a denunciare come a subire gli effetti negativi siano sempre i lavoratori. “Nessun responsabile per i debiti prodotti negli anni, – attacca – né per la mancata individuazione di un piano industriale o per la situazione economico-finanziaria disastrosa della società. Nessun responsabile – conclude – neppure per l’incapacità organizzativa dimostrata”. Il dibattito in città, quindi, resta ancora acceso. Non resta che attendere un segnale dal Comune o, in assenza, da parte del Ministero chiamato a dirimere la questione dell’articolo 25.
Fils, Uil Fpl: “Lavoratori ancora in attesa dello stipendio”
Pubblicato il 20 Febbraio 2018 14:30
I lavoratori Fils in Comune
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