“L'acqua è vita. Aiutiamo a vivere meglio tanti ragazzi e le loro famiglie della missione nello Zambia gemellata con la nostra parrocchia, costruendo un pozzo”. È questo l'appello che don Luigi Filippucci rivolge ai ragazzi comunicandi e cresimandi. Il parroco dell'Unità pastorale “Sant'Eraclio – Cancellara”, infatti, invita i ragazzi che riceveranno i sacramenti domenica 29 aprile a chiedere come regalo una somma di denaro per poter raccogliere 750 euro, soldi necessari per la costruzione di un pozzo nello stato africano. L'occasione della raccolta sarà data dalle festività per il patrono Eraclio, il giovane soldato di fede cristiana, perseguitato dall'imperatore romano Decio e morto nel 251 d. C.. Il territorio della frazione folignate di Sant'Eraclio, del resto, ha un costante e privilegiato rapporto con l'Africa ed è sempre in prima linea per dimostrare la generosità della propria popolazione. Originaria di Sant'Eraclio è anche Naomi Vernaccia, che in Kenya ha realizzato biblioteche, asili nido e che attualmente è impegnata nella raccolta fondi destinati alla costruzione della scuola materna nel villaggio “Mamba Tumaini”. Monsignor Luigi Filippucci, poi, prosegue a consigliare i ragazzi: “Una parte dei soldi li riporrete in un salvadanaio, per la necessità di ognuno di voi, l'altra la impiegherete per la realizzazione del pozzo”. Ma l'appello è esteso anche a tutti i componenti della comunità parrocchiale: “Chiedo qualche generoso spicciolo ed il pozzo sarà completato”. Fondamentale è il ruolo svolto dai coniugi Carla e Giovanni Martefagni, originari della frazione folignate, che fungono da braccio operativo, anello di congiunzione tra lo Zambia e Sant'Eraclio, ambasciatori che danno concretezza ai sogni della popolazione nel cuore dell'Africa. Negli scorsi anni, infatti, si sono recati più volte nella missione “San Giuseppe” nello Zambia per realizzare “Il Pozzo di Sandro” ed edificare una scuola con il contributo proveniente dalla parrocchia di don Luigi Filippucci di 3000 euro. Giovanni e Carla hanno, poi, portato nella missione anche del materiale didattico. “Nelle numerose visite – ricorda Carla Martefagni – le persone del posto, al momento dei saluti, ci ripetevano 'Non ci abbandonate: la povertà più grande è quella di sentirsi soli, senza speranza'. Sant'Eraclio – conclude la Martefagni – ha dimostrato ancora una volta di essere una parrocchia aperta e disponibile ad accogliere la chiamata di chiunque, vicino o lontano, lanci una richiesta di aiuto e di attenzione”.
Sant’Eraclio, l’appello di don Luigi: “Cresimandi e comunicandi donino i regali per un pozzo in Zambia”
Pubblicato il 27 Aprile 2018 15:19
La chiesa di Sant'Eraclio
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