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L’ospedale di Spoleto fa scuola di chirurgia: il video dell’intervento sull’ambitissimo “WebSurg”

Pubblicato il 4 Luglio 2018 13:37 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:54

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E’ finito sull’ambitissimo “WebSurg” dell’Ircard, l’Istituto di ricerca contro il cancro dell’apparato digerente, l’intervento di chirurgia dell’esofago eseguito su un paziente del San Matteo degli Infermi di Spoleto. Di fatto un riconoscimento internazionale, quello condotto per via robotica nelle sale chirurgiche dell’ospedale della città ducale ed arrivato da Strasburgo. Sì, perché il “WebSurg”, lanciato dal professor Jacques Marescaux e dal suo staff nel 2000, è oggi un punto di riferimento per tutti i chirurghi in termini di l’e-learning in chirurgia mininvasiva a livello mondiale. Insomma, una sorta di università virtuale dedicata alla formazione continua in chirurgia mininvasiva e robotica, che lavora attraverso la pubblicazione di video di procedure chirurgiche, tecniche operatorie ed opinioni di esperti di riconosciuto prestigio. Disponibile in 7 lingue, attualmente è una delle più ampie comunità di chirurghi, vantando 400mila membri provenienti da 254 nazioni. Ed è proprio sotto gli occhi di professionisti di tutto il mondo che è finito l’intervento realizzato dallo staff della struttura complessa di chirurgia generale del San Matteo degli Infermi, diretta dal dottor Giampaolo Castagnoli ed eseguito dal dottor Luigi Marano con la collaborazione del dottor Alessandro Spaziani, degli anestesisti e del personale infermieristico. Il paziente, affetto da una malattia dell’esofago denominata “acalasia esofagea” è stato sottoposto a “miotomia esofagea secondo Heller con plastica esofago-gastrica secondo Dor”, considerato oggi il gold standard del trattamento della patologia acalasica. “Questo riconoscimento – ha dichiarato il dottor Marano – è ambito da molti chirurghi sia italiani che stranieri perché rappresenta una specie di ‘top-gun’ della chirurgia mininvasiva”. Luigi Marano ha quindi sottolineato l’importante lavoro di squadra che ha coinvolto professionisti di diversi settori – otorino, endoscopisti, chirurghi e nutrizionisti – con alte competenze professionali tra cui un il dottor Maurizio Longaroni per lo studio funzionale dell’esofago. “Tutto ciò – ha spiegato Marano – a testimonianza che l’eccellenza non è mai di un singolo individuo ma di un gruppo intero di professionisti. I risultati – ha quindi concluso – dimostrano che la chirurgia di Spoleto guidata dal dottor Castagnoli è una squadra che funziona”.

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