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L’Umbria conquista il “Sei regioni” di soft dart: a Foligno arrivano ben sette ori

Pubblicato il 16 Luglio 2018 13:17 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:52

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Sette ori, tre argenti e quattro bronzi. E’ il medagliere portato a casa dall’Umbria in occasione del “Sei regioni” di soft dart promosso dalla Figest e che si è disputato a Foligno nel weekend appena concluso. Il Cuore verde d’Italia si è così imposto sugli avversari di Marche, Molise, Abruzzo, Lazio e Toscana aggiudicandosi la settima edizione di quella che gli addetti ai lavori definiscono una vera e propria chicca dell’estate. Extra rispetto al campionato di freccette, il “Sei regioni” ha il pregio di chiamare a raccolta e far sfidare i migliori giocatori sulla piazza. E in quest’edizione 2018 i migliori sono stati senza dubbio gli umbri, che sono riusciti ad imporsi sui pluripremiati avversarsi abruzzesi. Delle sei edizioni già disputate, infatti, ben quattro erano andare all’Abruzzo e le restanti due rispettivamente a Marche e Lazio. Un centinaio i partecipanti in rappresentanza del Cuore verde d’Italia che, per la prima volta dalla nascita di questo torneo definito tanto “goliardico” quanto competitivo, sono riusciti a trionfare. Una vittoria che vale ancora di più perché conquistata in casa. Anche lo scorso anno l’Umbria aveva ospitato la manifestazione sportiva, ma per sbaragliare la concorrenza ha dovuto attendere il secondo giro. Ed ora, all’indomani della chiusura dei giochi, la soddisfazione in casa Umbria è tanta. Al punto che già si guarda al 2019. Dove si disputerà il prossimo “Sei regioni”, però, non è ancora dato saperlo, anche se all’Umbria non dispiace l’idea di tornare a spalancare le porte ai giocatori di tutto il Centro Italia. Quattrocentocinquanta quelli che hanno partecipato a quest’edizione. Tra loro anche gli atleti molisani, che però il prossimo anno non ci saranno. “Da quest’anno – ha infatti spiegato Valerio Valeriani, consigliere dell’Asd Fidart – è stata inserita anche la freccia di legno. Si tratta dell’ultima classificata che, proprio in quanto fanalino di coda, il prossimo anno non avrà diritto a partecipare al ‘Sei regioni’”. Al suo posto potrebbe subentrare o la Campania o la Puglia. Entrambe, infatti, hanno manifestato la volontà di prendere parte al torneo. “Il bello di questa manifestazione – ha concluso Valeriani – sta nel fatto che è, per così dire, ‘a numero chiuso’. E proprio questa sua caratteristica la rende molto ambita”.

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