19.9 C
Foligno
mercoledì, Giugno 18, 2025
HomeEconomiaMaran e R&S, l’85 per cento dei lavoratori dice sì al passaggio...

Maran e R&S, l’85 per cento dei lavoratori dice sì al passaggio alla Hoist

Pubblicato il 29 Settembre 2018 08:38

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Maturità, tempo di prima prova per quasi 7mila studenti umbri

A partire da domani gli alunni degli istituti italiani e regionali si confronteranno con il tema di italiano. Intanto è partito il “toto traccia”: tra gli autori papabili D’annunzio, Svevo e Calvino, ma anche Montale e Ungaretti, mentre per l’attualità si guarda all’intelligenza artificiale

A Spello è tutto pronto per la magica notte delle Infiorate

Nel weekend del 21 e 22 giugno le strade della Splendissima Colonia Julia si tingeranno di mille colori, quando i maestri infioratori assembleranno i petali per dare vita ai grandi tappeti floreali. Quest’anno anche un’opera speciale dedicata a papa Francesco

Raccolta dei rifiuti e Tari, incontro pubblico su problemi e opportunità

Al via un ciclo di appuntamenti promossi in diverse zone della città da Patto x Foligno e Foligno 2030 con l’obiettivo di informare, coinvolgere e andare alla ricerca di soluzioni. Si parte venerdì 20 giugno: tra i relatori anche Sandro Spaccasassi e Maurizio Zara

I lavoratori della Maran e R&S dicono sì all’acquisizione da parte della Hoist. Non tutti, ma la maggior parte sì. I numeri parlano di più dell’85 per cento dei dipendenti che si sono espressi favorevolmente al passaggio alla Nuova Maran in occasione del referendum che si è tenuto venerdì 28 settembre. “L’alta partecipazione dei lavoratori – è stato il commento, a margine, del segretario generale della Cgil di Perugia, Filippo Ciavaglia – è segno di una gestione condivisa e partecipata della vertenza da parte delle categorie, che ringrazio”. Si chiude così un capitolo complicato nella storia dell’azienda spoletina fondata da Alberto D’Atanasio. “Difficile e doloroso per i lavoratori, il sindacato e per tutto il territorio – sottolinea Ciavaglia – ora, però, deve aprirsi una nuova pagina, nella quale ai sacrifici sopportati dalle maestranze corrispondano impegni e serietà da parte della nuova proprietà e la vicinanza concreta e il sostegno delle istituzioni a tutti i livelli. L’obiettivo primario che ci eravamo posti – conclude Ciavaglia – era quello di mantenere una realtà produttiva fondamentale per il territorio. E questo obiettivo, anche se con grandi sacrifici, è stato raggiunto”. Sessantasette gli esuberi sugli oltre 200 lavoratori impiegati, 242 nello specifico. Per chi rimarrà all’interno dell’azienda, invece, taglio dello stipendio del 15 per cento per quattro anni. Quattro, infine, le mensilità riconosciute a chi rimarrà senza lavoro per decisione propria o della società, ma non per chi rifiuterà l’offerta della Hoist.

Articoli correlati