Il consigliere folignate di Forza Italia, Riccardo Meloni, si unisce al coro di quanti, in occasione della seduta della scorsa settimana della prima commissione consiliare sul centro storico, avevano lamentato sporcizia e degrado per le vie della città. E lo fa con un’interpellanza che chiama in causa il sindaco Nando Mismetti. Anche perché, per l’esponente forzista, è “praticamente da inizio legislatura – dichiara – che, costantemente, si parla di un decoro della città quantomeno approssimativo e che la pulizia delle strade risulta piuttosto scadente”.
Tra le criticità evidenziate da Meloni – e di cui, come detto, si era discusso anche in commissione – la mancanza di bagni pubblico, con gli esercizi commerciali chiamati a supplire al servizio, e l’assenza di cestini per rifiuti in diverse vie del centro. Per il capogruppo in quota Fi, quella denunciata è una situazione che pesa sull’immagine di Foligno. Numerose sarebbero poi le segnalazioni, arrivate all’indirizzo di Riccardo Meloni e dal consigliere stesso accertate, sul degrado che sembra contraddistinguere il quadrilatero Conce, via Benaducci, via del Mercato e via Santa Margherita, che l’esponente di opposizione apostrofa come imbarazzante. E rispetto al quale chiede, con forza, come il Comune intenda intervenire, ma non solo.
Per Riccardo Meloni è infatti necessario che arrivino risposte precise e puntuali anche sulle azioni che l’amministrazione Mismetti metterà in campo per risolvere l’ormai annosa questione dei bagni pubblici, che – lo ricordiamo – sono oggi presenti in via Pertichetti e all’interno del parco dei Canapè, ma chiusi al pubblico dopo esser stati presi di mira per l’ennesima volta dai vandali. Questione che, come detto, era stata sollevata anche nella riunione della prima commissione. Durante la quale c’era stato chi, come il presidente della Pro Foligno Luca Radi, aveva proposto un servizio di bagni pubblici a pagamento sulla scorta di quanto avviene anche in altre città italiane. Da definire, poi, la conta dei cestini per rifiuti. Troppi pochi, era stato sottolineato e ora ribadito, per poter far fronte alle esigenze di una città come Foligno.