I subacquei di Foligno si tuffano nel futuro. E’ stata inaugurata sabato pomeriggio la nuova sede della Nautilus, la storica associazione cittadina che dal 1993 insegna a grandi e piccini ad immergersi nell’affascinante mondo delle esplorazioni sottomarine. Per la realtà guidata dal presidente Dario Franquillo il 2018 si chiude nel migliore dei modi, dopo aver festeggiato i 25 anni di attività. Una festa che rischiava di essere rovinata da quanto avvenuto ad inizio anno, con la Nautilus “sfrattata” dall’area del Centro di protezione civile di via degli Anastasi. Un “aut aut” che aveva spaventato i subacquei, capaci però di riemergere dalle difficoltà anche grazie al contributo del Comune. Dopo mesi di smontaggio e rimontaggio del container, la nuova sede della Nautilus è in via Stefano Amidei, nella frazione di San Giovanni Profiamma. “Sembrava una missione impossibile ed invece ci siamo riusciti, lavorando anche nei bollenti fine settimana d’estate – racconta con un filo di commozione il presidente Franquillo nel corso della cerimonia di inaugurazione -. Dal 2002 eravamo ospiti del Centro regionale di protezione civile ma ci hanno cacciato. Vorrei ringraziare l’amministrazione comunale che ci ha aiutati a trovare una nuova soluzione”. E al taglio del nastro erano in diversi i rappresentanti del Comune ad essere presenti. Dal sindaco Nando Mismetti alla vice Rita Barbetti, passando per l’assessore Graziano Angeli e il delegato allo sport, Enrico Tortolini. Attualmente la Nautilus conta 75 soci che vanno dai 15 ai 70 anni, con l’associazione che fa parte del Gruppo di Protezione civile “Città di Foligno”: “La subacquea è per tutti – afferma Dario Franquillo -. La nostra realtà può rilasciare brevetti per istruttori e anche attestati ai bambini a partire dai nove anni”. Lo stesso presidente Franquillo, in possesso del brevetto per immersioni di disabili e non vedenti, da anni si impegna per allargare questa disciplina anche alle categorie svantaggiate, con l’obiettivo di riuscire a coinvolgere anche il Comune in questi progetti. Nel frattempo, la Nautilus è sempre più “rosa”, visto che in occasione dell’ultima consegna dei brevetti, sono state ben sette le donne ad aver ottenuto il lasciapassare subacqueo.