Era il 2016 quando una ventina di Comuni tra Umbria e Marche avevano deciso di firmare un accordo per la realizzazione di quello che era stato battezzato come il “Quadriciclo”, ossia un percorso ciclabile da Foligno a San Benedetto del Tronto pensato per accendere i riflettori sulla montagna umbro-marchigiana e sulla costiera adriatica. Da allora, però, nessun passo sembrerebbe esser stato fatto per passare dalle parole ai fatti.
Anche se una piccola novità c’è. Una novità che non arriva però dalle amministrazioni coinvolte nel progetto del “Quadriciclo”, ma da due amici: il folignate Luca Radi e Fabrizio Castelli della vicina Tolentino. Ad accomunarli la passione delle due ruote, che li ha spinti a mappare il tracciato che dalla centralissima piazza della Repubblica di Foligno conduce fino al porto di Civitanova Marche. Il tutto, sfruttando – per quanto possibile – il vecchio tracciato della statale 77, quello che – nei piani del Comune di Foligno – sarebbe stato una perfetta ciclovia. Ed in particolare dalla città della Quintana fino a Pontelatrave, per poi abbandonare la superstrada e proseguire su vie secondarie fino a Civitanova. Ne è venuto fuori un percorso di 130 chilometri con un dislivello di 1000 metri che gli appassionati di bicicletta e cicloturismo possono percorrere in qualsiasi periodo dell’anno.
“È una strada bellissima da fare sulle due ruote – commenta Luca Radi – e che molti folignati già percorrono. Il nostro obiettivo, però, è quello di far conoscere questo tracciato anche a chi non è umbro o marchigiano. Un percorso – prosegue – che se promosso adeguatamente può avere importanti ripercussioni a livello turistico e quindi economico, rappresentando di fatto un volano di sviluppo soprattutto per i borghi più interni”.
La Ciclovia della Valdichienti che – recita la dicitura – porta “dal cuore verde d’Italia al mare Adriatico”, può essere percorsa in uno o più giorni, regalandosi così un weekend immersi nel verde dell’Appennino all’insegna della mobilità dolce. Tutto questo mentre “il cicloturismo vola, facendo registrare numeri sempre più importanti, e le aziende produttrici di bici – spiega Radi – realizzano prodotti adatti a tutti, mettendoli in condizione di provare esperienze di questo tipo”.
L’auspicio, ora, è che anche le istituzioni facciano la loro parte attraverso un’opera di promozione e di preparazione dei territori interessati dal passaggio dello ciclovia. Intanto, per chi volesse provare il tracciato, il percorso è scaricabile attraverso dal sito www.sibillinibikemap.it.