Nelle scorse settimane aveva fatto visita ad un noto laboratorio orafo di Assisi. Una volta lì, con fare gentile aveva chiesto al titolare del negozio di mostrargli le collane in oro più preziose che avesse. Tra i due monili che l’orafo gli aveva fatto vedere, l’uomo – un 58enne originario di Spoleto e poi risultato già noto alle forze dell’ordine – aveva scelto la più costosa, alla quale aveva aggiunto anche un prezioso crocifisso. Il tutto per un valore di 2mila euro.
Al momento del pagamento, però, il 58enne ha cercato di saldare il conto con una carta di credito intestata ad una donna, che – aveva spiegato al negoziante – essere una sua parente. Circostanza che non ha però convinto il titolare della gioielleria, al punto da rifiutare il pagamento. Il 58enne era così uscito da laboratorio, con la scusa di andare a prelevare la somma necessaria ad acquistare i monili, per non farvi però più ritorno.
Passato qualche giorno e ripensando all’accaduto, il gioielliere ha deciso di rivolgersi al locale commissariato. È grazie al contributo dell’uomo, che gli agenti sono risaliti, in primis, alla donna a cui era intestata la carta di credito, una 52enne di Foligno e residente ad Assisi a cui era stato rubato il portafogli che la donna teneva nella borsa, lasciata incustodita all’interno del sua attività commerciale.
Poi, è toccato all’uomo. In questo caso decisiva è stata la foto che il gioielliere era riuscito a scattare al documento del 58enne il giorno della sua visita al laboratorio. L’uomo è stato così identificato. Si tratta, come detto, di uno spoletino già conosciuto dalle forze dell’ordine e destinatario di un foglio di via obbligatorio da diversi Comuni. Rintracciato a Narni, il 58enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria, in stato di libertà, per tentata truffa, ricettazione ed illecito utilizzo di carta di credito.