Sono dieci e sono i pionieri folignati del sistema duale che da quest’anno riguarda anche l’Umbria. Di cosa si tratta? Della possibilità data ai ragazzi appena usciti dalla terza media di intraprendere un percorso di formazione professionale. Dopo una fase di sperimentazione, ora anche il Cuore verde d’Italia si è allineato alle altre regioni, che da anni offrono questa possibilità ai quattordicenni. Accanto al canale della formazione si unisce quindi quello dell’istruzione professionale, che in Umbria dura tre anni e che alla fine del percorso permette ai giovani di ottenere una qualifica con valore legale. Nelle scorse settimane anche al Cnos Fap di Foligno è partito il primo anno di corso duale, che porterà i dieci giovani ad ottenere la qualifica di operatore elettronico, operatore della ristorazione ed operatore della riparazione dei veicoli a motore. E se dieci alunni non sembrano tantissimi, c’è da sottolineare che purtroppo ancora oggi le informazioni sulla formazione professionale sono scarsissime. Senza dimenticare che nel territorio folignate ed umbro c’è sempre un problema culturale di base. Sono infatti ancora troppi i genitori che vedono in questi centri una una scelta di “serie b” per i propri figli, preferendo iscriverli quasi sempre in una scuola superiore. “Ed invece non è così – afferma Nicoletta Marongiu, direttrice del Cnos Fap di Foligno – visto che in altre parti d’Italia, come in Veneto, sono tantissimi i ragazzi che scelgono la formazione professionale, perché sanno che il potente tessuto imprenditoriale gli può garantire subito un lavoro”. A scacciare via i pregiudizi sono gli stessi responsabili ed insegnanti dei Centri, che mettono avanti a tutto i giovani: “Per noi valorizzare le persone viene prima di qualsiasi altra cosa – spiega la professoressa Marongiu -. Facciamo sentire i ragazzi importanti e, attraverso lo sviluppo delle loro competenze, riusciamo a farli crescere umanamente e professionalmente”. Per coloro che escono dalle medie, il percorso triennale vede nel primo anno un laboratorio di tecnica pratica con un’impresa formativa simulata. Il secondo anno i ragazzi passeranno il 60% del loro tempo a scuola ed il restante in azienda, mentre nell’ultimo la percentuale è ribaltata con un vero e proprio percorso di apprendistato. Nel loro ciclo di formazione non si impara solo il mestiere, ma si studiano anche tutte quelle materie connesse ad esso per diventare non solo lavoratori ma potenziali imprenditori. E di esempi di questo tipo la Cnos Fap di Foligno ne ha a bizzeffe, con vecchi alunni che tornano a raccontare agli studenti la loro esperienza. Nel percorso duale, le materie studiate oltre a quelle professionalizzanti sono le stesse delle scuola, anche se i professori cercano di insegnarle nel modo più pratico possibile perché, come ricordava don Bosco, “l’intelligenza è nelle mani dei ragazzi”. I corsi, totalmente gratuiti, sono finanziati dal Fondo sociale europeo e vedono anche la collaborazione di numerose aziende “madrine” del territorio, che supportano la realtà di Foligno. Ma il Cnos Fap non è solo duale e prosegue anche con i corsi legati all’assolvimento del diritto e dovere all’istruzione che riguardano i giovani dai sedici ai diciotto anni. Nel frattempo, i dieci pionieri del duale si sono già fatti valere. E’ il caso di Serena e Leila, che da poco hanno intrapreso il loro percorso nel settore di ristorazione insieme al resto della loro classe. Guidati dalla professoressa Monia Ciancaleoni, i giovani chef e responsabili di sala si sono già messi in mostra in diverse uscite gastronomiche, dimostrando grande determinazione. “Il sogno è aprire un bar tutto mio” racconta l’intraprendente Serena, seguita a ruota da Leila: “Io invece voglio fare la cuoca, ecco perché mi trovo qui”. E se il percorso è ancora lungo, ciò che conta è avere già le idee chiare.
Nel giornaleradio delle 18.30 di questa sera in onda il servizio sul “duale” del Cnos Fap di Foligno con le interviste alla professoressa Nicoletta Marongiu e alle giovani Serena e Leila