Per gli investigatori era stato lui a mettere in piedi il sodalizio criminale che gestiva un importante canale di spaccio, principalmente di hashish tra Foligno e Trevi. T.R., 45 anni, già noto alle forze di polizia è così finito in manette, al termine di un’articolata indagine scattata nel settembre del 2017 e portata avanti fino allo scorso febbraio dal nucleo operativo della compagnia dei carabinieri. La misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Spoleto, è stata eseguita all’alba di martedì 4 dicembre e, come detto, ha portato all’arresto dell’uomo. Nel complesso, però, i provvedimenti sono stati tre.
A finire nei guai, infatti, sono state anche due donne: la compagna dell’uomo e quella che gli inquirenti considerano la pusher di spicco del sodalizio. Per loro due, il gip spoletino ha però disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, con la collaborazione della propria compagna, effettuava le consegne di droga ai propri affiliati, normalmente in quantitativi non inferiori a cento grammi, per poi riscuotere le somme pattuite incassate dalla vendita al dettaglio fatta da quest’ultimi. Sempre il 45enne si occupava del rifornimento dell’hashish, proveniente direttamente da Roma dove, secondo gli inquirenti, godeva di ottimi contatti con la delinquenza locale.
Nel corso dell’attività d’indagine, oltre alle ordinanze eseguite martedì mattina, erano già state tratte in arresto otto persone, tutte italiane, che a vario titolo facevano parte del sodalizio. In quell’occasione erano stati sequestrati complessivamente 5 chili di hashish, per un valore commerciale di circa 11mila euro, 11 grammi di cocaina, e 1.500 euro in contanti. Un’operazione che aveva consentito di togliere dal mercato circa 6.200 dosi destinate principalmente ad un’utenza molto giovane.