E’ passato poco più di un anno da quando a Foligno iniziava a prendere forma il Gruppo sbandieratori e musici della città. Un’idea che non poteva non partire da chi vive trecentosessantacinque giorni l’anno la principale rievocazione storica del posto, ovvero la Quintana. E’ così che il Gruppo sbandieratori e musici città di Foligno, dopo aver mosso i primi passi un po’ in sordina, ora è pronto a presentarsi in maniera ufficiale. L’intento è quello di mettere a disposizione del tessuto cittadino una vera e propria scuola che insegni a suonare il tamburo, la chiarina e a maneggiare una bandiera. Una realtà aperta a tutti, grandi e piccini, e che negli ultimi mesi si è anche messa in mostra a Vignanello (Viterbo), dove il Gruppo è arrivato secondo alla sua prima gara. La scuola di tradizione dovrà portare in alto il nome di Foligno in tutta Italia. La nuova realtà vuole rimanere ben distinta dal mondo quintanaro, anche se è innegabile che il Gruppo sbandieratori e musici potrebbe diventare un preziosissimo serbatoio di talenti da cui attingere per palazzo Candiotti ed i dieci rioni. “Siamo un Gruppo di ragazzi spinti dalla stessa passione per la musica e per l’arte di maneggiar l’insegna – spiegano i fautori dell’iniziativa -. La volontà è quella di far crescere a Foligno la cultura della bandiera e della figura del musico, per poi magari in futuro uscire dal contesto cittadino e portare questa arte in giro per le piazze di tutta l’Umbria e di tutta la nazione”. Come detto, sono tre attualmente i settori di cui si compongono i musici e sbandieratori folignati: chiarine, tamburini e bandiere. Ad oggi la realtà conta circa 80 elementi dai cinque anni in su, con le iscrizioni sempre aperte. Non è più un segreto nemmeno il bellissimo e curatissimo stemma del Gruppo, ispirato ai gonfaloni che si sono susseguiti nei secoli a Foligno. L’effigie si compone di due leoni che si fronteggiano, già presenti nello stemma più antico che si conosce della città e risalente al tredicesimo secolo, come riportato negli scritti dello storico Ludovico Jacobilli. Il giglio è simbolo di sovranità e potenza, tuttora presente nel gonfalone comunale. Fu inizialmente inserito sopra alcune torri nel gonfalone del tredicesimo secolo, poi dal 1350 fu collocato all’interno di uno scudo e rappresentava l’armi della città. Lo stemma è sormontato da una corona marchionale ed ai lati vi sono due chiarine trombe dal suono acuto usate fino al settecento specialmente nelle musiche militari ora impiegate soprattutto per cerimonie in costumi storici. Il Gruppo di sbandieratori e musici di Foligno si presenterà ufficialmente alla città sabato 15 dicembre alle 20.30 in una cena inaugurale nella chiesa di San Paolo Apostolo di via del Roccolo. Per avere maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3921379142.
Dallo stemma alla serata di gala: si alza il sipario sul Gruppo sbandieratori e musici di Foligno
Pubblicato il 10 Dicembre 2018 16:27
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