Foligno e la sua Diocesi sono in festa per il Natale. A poche ore dalle celebrazioni per la nascita di Gesù, il vescovo Gualtiero Sigismondi è tornato a parlare ai microfoni di Radio Gente Umbra per raccontare le sue sensazioni e per rivolgere a tutta la città i migliori auguri per le festività.
Eccellenza, l’ultima volta che è intervenuto in radio ci aveva raccontato della sua esperienza al Sinodo dedicato ai giovani. Quali sono stati i suoi impegni in questo periodo?
“C’è un’agenda che non dà tregua, però mi accompagna la frase di Gesù che recita ‘ogni giorno ha la sua pena e la sua grazia’. Non penso più agli impegni di domani o dopodomani, cerco di vivere in pienezza quelli che ogni giorno l’agenda mi presenta, facendo attenzione a preparare alcuni interventi che demandano tempo per la riflessione e per la stesura dei testi. Devo dire che finora non sono entrato in affanno e questo è un buon segno. Il ritmo di marcia è molto sostenuto, ma io distinguo tra fatica e stanchezza. La stanchezza nasce quando una persona non ama quello che fa; la fatica invece che si sente, è il salario dell’amore”.
Papa Francesco è tornato a parlare dell’accoglienza dei profughi, ricordando che anche Gesù è stato un migrante. Qual è la situazione attuale in Italia e nella nostra città, all’indomani delle ultime leggi che mettono a rischio l’accoglienza dei profughi?
“Nell’editoriale che ho preparato per la Gazzetta di Foligno in vista del Natale, ho chiesto di inserire un’immagine che raffigura un bimbo che viene portato dentro una valigia dal padre. Ecco, in quella fotografia mi sembra di vedere Gesù Bambino. In questo momento la Caritas, a cui devo svolgere immensa gratitudine per il lavoro che svolge, si trova ancor più chiamata in causa perché tante situazioni verranno a bussare alla nostra porta. La Caritas, così come è nel suo stile, ha accolto nel rispetto delle leggi. Lo ha fatto senza alcun interesse. Oggi siamo chiamati ancor di più ad allargare le braccia perché probabilmente tante altre situazioni, di fronte a questa congiuntura, si trovano costrette a non poter continuare il lavoro. Noi lo faremo sempre, nel rispetto delle leggi e nel rispetto degli interessi di tutti: in primis i deboli”.
Poche settimane fa Radio Gente Umbra ha organizzato un convegno, chiamando a raccolta le varie manifestazioni storiche dell’Umbria. E’ stata l’occasione, per il presidente della Quintana Domenico Metelli, di tornare a parlare della sinergia con la Diocesi per coinvolgere sempre di più gli oratori e i giovani
“Il grande potere di convocazione della Quintana mi ha sempre stupito ed affascinato. Se, come Chiesa, possiamo inserirci dentro questa esperienza per portare il lievito ed il sale del Vangelo, per me sarebbe centrare l’obiettivo. Anche l’ipotesi di affidare ad ogni rione una chiesa rientra proprio in questa strategia, ovvero fare in modo che la grande capacità di convocazione della Quintana possa offrire, nel rispetto della libertà, la possibilità di accostarsi nella soglia della Chiesa e magari di entrarci”.
Dopo le festività natalizie, Foligno si prepara ad importanti appuntamenti nel mese di gennaio. Il riferimento va alle celebrazioni per Santa Angela e per San Feliciano. Il 4 di gennaio è previsto l’arrivo di un ospite gradito…
“Arriverà il vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il cardinale Angelo De Donatis. Ho avuto modo di avvicinarlo al Sinodo, gli ho presentato la richiesta fatta anche dai frati, ed è arrivato subito il suo parere positivo. E’ un grande dono che ci raggiunge in un momento in cui stanno anche per iniziare i lavori nella chiesa di San Francesco. Quest’anno la festa di Santa Angela è quindi allietata da questa bella notizia, sperando che tra pochi mesi la chiesa venga riaperta al culto”.
Sappiamo che è molto restio ad anticipare qualche passaggio di quella che sarà l’omelia del Natale. Le chiediamo però se può dirci lo stesso qualcosa..
“Ovviamente ci sto lavorando già da tempo, quello che voglio fare è condividere un pensiero già espresso alla Gazzetta e dedicato alla nostra città. Un pensiero che ha le stesse lettere della parola Natale. Si parte con la lettera ‘n’: Foligno è una città nobile per la sua storia ma anche per la sua collocazione geografica. Poi la prima ‘a’ è quella di accoglienza non solo per i migranti, ma perché presenta sempre questo biglietto da visita. C’è la ‘t’ di tranquilla, perché la nostra città è ancora abbastanza tranquilla grazie soprattutto al lavoro delle forze dell’ordine e allo sforzo educativo che deve rimanere tale. L’altra ‘a’ è la ‘a’ di aperta. Foligno ha tante mura ma anche tante porte e quello che definisce una città è sempre la sua apertura. Passiamo poi alla ‘l’ di laboriosa, visto che da noi ci sono aziende bellissime e sono vanto di serenità per tante famiglie. Infine c’è la lettera ‘e’ di evangelica: Foligno è una città che dà splendore all’umano che la caratterizza, caratterizzando la bellezza del Vangelo”.
E’ un Natale macchiato purtroppo dai gravi fatti di Strasburgo e dalla strage all’esterno del locale notturno di Cornaldo. Nonostante ciò, il Natale deve essere sempre un momento di speranza.
“La speranza per il cristiano non conosce mai tramonto. Il cristiano anche in faccia alla morte può cantare l’Alleluia. Auguro a tutta la città e a tutta la Diocesi di tenere viva la speranza. Quando nella Scrittura si parla della speranza, si dice che deve essere viva e lieta. Viva perché la speranza annuncia la bellezza della vita; lieta perché la speranza manifesta e amplifica la gioia, senza la quale non possiamo vivere”.
Eccellenza, è il primo anno che Gazzetta di Foligno e Radio Gente Umbra festeggiano insieme il Natale sotto l’egida della Fondazione San Domenico..
“Per me questo è motivo di grande gioia. E’ un dono di Natale che è stato preparato con cura da tutti, si sono irrobustite le varie testate e adesso sentiamo di più la gioia di essere una sola famiglia, che cammina insieme per raggiungere lo stesso obiettivo: annunciare il Vangelo nella nostra città”.