C’erano orologi, smartphone, collane, bracciali e persino delle forchette tra gli oggetti rinvenuti all’interno di un’auto che gli agenti del commissariato di Spoleto hanno fermato durante l’attività straordinaria di controllo del territorio. A bordo, sei persone: cinque adulti di cui due donne e tre uomini, ed un bambino, tutti di origini serbe. Il primo a finire nei guai è stato il conducente, un trentenne beccato alla guida dell’auto nonostante non avesse mai conseguito la patente di guida. La vettura, inoltre, è risultata priva di assicurazione revisione. È così scattato il sequestro amministrativo del mezzo, ma non solo. Comminate anche sanzioni per 7mila euro a carico sia dell’uomo alla guida che del proprietario della macchina, un cittadino italiano pluripregiudicato.
Per lo straniero, però, sono anche scattate le manette. Gli accertamenti compiuti dagli agenti, infatti, hanno fatto emergere la presenza di un mandato di arresto europeo a carico dell’uomo, emesso dalla Corte di Tolosa per i reati di furto aggravato e associazione per delinquere. Il 30enne è stato quindi portato a Maiano, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’estradizione in Francia.
Visti i presupposti gli uomini del commissariato spoletino hanno deciso di proseguire con il controllo del veicolo, oltre che degli altri occupanti. Una delle donne presenti in auto, una 66enne, è stata così trovata in possesso di numerosi oggetti preziosi e di una somma di circa 400 euro, dei quali non ha saputo giustificare la provenienza. Da qui il deferimento in stato di libertà all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione e il sequestro dei beni rinvenuti. Tutti e cinque sono inoltre risultati non regolari sul territorio italiano. Per loro è così scattata l’espulsione.
Intanto proseguono le indagini per accertare la provenienza del materiale sequestrato. Per gli inquirenti, comunque, la banda era dedita ai furti in appartamento.