Si intitola “Neocolonialismo – schiavitù moderne’’ ed è un progetto che prevede tre appuntamenti incentrati su questioni sociali come le migrazioni, l’integrazione, l’interculturalità e la solidarietà. Un ciclo di incontri che nasce dalla collaborazione dell’associazione “Omnes…oltre i confini onlus’’, con il Gruppo Hodi Hodi di Foligno e che si avvale del patrocinio del Comune di Foligno.
Ed è grazie all’unione di forze che si è dato vita ad un progetto di particolare attualità, regalando alla città di Foligno momenti di confronto con esperti per discutere di realtà lontane dal nostro quotidiano. Questi incontri mirano, infatti, a informare e sensibilizzare la comunità attraverso lavori di studio, dialogo ed esperienze di vita, permettendo così al pubblico di orientarsi in un ambito tanto vasto quanto complesso.
Il primo dei tre appuntamenti – tutti ospitati nella sala video dell’Auditorium San Domenico – è fissato per venerdì 18 gennaio, alle 21, avrà per titolo “L’Africa e le migrazioni: bugie e verità’’ e vedrà la partecipazione di Silvestro Montanaro, giornalista d’inchiesta che svelerà cosa si cela dietro alle migrazioni, le cause e le responsabilità. Il secondo evento è invece in programma per venerdì 8 febbraio, mentre il terzo e ultimo incontro si terrà venerdì 15 marzo e avrà come ospite Jean Baptiste Sourou, docente universitario, scrittore e giornalista attivo in prima persona nel campo con un ruolo di portavoce africana.
Entrando nel cuore della conferenza, i curatori hanno spiegato come sia fondamentale toccare con le proprie mani situazioni diverse e quanto siano importanti le persone come risorsa primaria, non solo portando aiuti di tipo materiale ma diventando la voce di chi una voce non c’è l’ha, sottolineando così l’importanza della divulgazione, di storie che spesso sappiamo di conoscere ma che in realtà ignoriamo.
Ad intervenire alla conferenza di presentazione del progetto anche il vicesindaco ed assessore alla cultura, Rita Barbetti. “Si tratta di un’iniziativa non convenzionale – ha detto – che nasce da un impegno sociale forte e serve a far conoscere l’attività di volontariato di queste associazioni. Fornendoci – ha sottolineato – la consapevolezza delle loro politiche e della loro cultura, con lo scopo non solo di portare aiuti ma anche di denunciare fatti che non possono passare inosservati’’.
La portavoce del “Gruppo Hodi Hodi”, Chiara Gobbini, ha infine sottolineato l’importanza di questo tipo di progetti e di come le persone con poco possano fare grandi cose. In quest’ottica si è stabilito un contatto anche con le scuole, creando degli incontri ad hoc.