In 70 si sono ritrovati da tutta Italia a Baiano di Spoleto. Donne, uomini, giovani, adulti ed anche bambini. Ad accomunarli una sola cosa: il cognome. Quello dei Picchiarelli, che conta quattro rami principali: quello della zona di Nocera Umbra-Valtopina, quello di Bastia Umbra, quello di Orte e quello di Torrita di Siena. Eppure a Baiano, come detto, ci sono arrivati da tutta Italia: dalla Toscana al Lazio, dalla Puglia alla Lombardia. Con un solo, unico, scopo: trascorrere insieme una giornata.
Ma com’è nata questa reunion? Era febbraio 2009 quando a Marco Picchiarelli, ingegnere di Nocera Umbra, viene l’idea di creare il gruppo Facebook “Picchiarelli in the world” per scoprire quante persone, sparse nel mondo, portassero il suo stesso cognome. Il gruppo pian piano inizia a crescere, fino a quando, lo scorso anno, ad unirsi è anche don Alessandro Picchiarelli, giovane sacerdote di Bastia Umbra che comincia a dar forma in maniera più concreta all’idea di Marco. Sì, perché in don Alessandro c’era già la voglia di ricostruire l’albero genealogico della sua famiglia. Ed è proprio grazie a questo suo desiderio che approda sul gruppo Facebook creato da Marco Picchiarelli quasi 10 anni prima.
Le ricerche portano ad individuare, come detto, quattro rami principali, ma tutte le informazioni si arenano tra il 1600 e il 1700, rendendo praticamente impossibile risalire al capostitpite comune. Ma il giovane sacerdote non si arrende. Il prossimo step, ora, sarà quello di incontrare lo storico locale Ivo Picchiarelli.
Intanto, tra un augurio di buon Natale ed uno di buon anno, i Picchiarelli decidono di incontrarsi. È successo negli scorsi giorni, mentre la ricerca di nuovi omonimi va avanti. Anche perché sono diversi i Picchiarelli che, ricerche alla mano, vivono anche tra l’Abruzzo e la Francia, il Lussemburgo e Tenerife e fino ad arrivare negli Stati Uniti.