Il duemiladiciannove si apre nel migliore dei modi per il mondo culturale di Foligno. Negli scorsi giorni il Comune ha firmato un protocollo d’intesa triennale con la storica Accademia di San Luca. L’istituzione, fondata nel 1593 da Federico Zuccari, da secoli ha come scopo quello di promuovere le arti e l’architettura italiane. Tra i direttori che hanno guidato la prestigiosa accademia anche il Bernini, Canova e il Domenichino. Quella di Foligno sarà la prima “succursale” che l’Accademia di San Luca aprirà in un’altra città italiana che non sia Roma. La sede sarà palazzo Candiotti e nei prossimi anni si lavorerà per organizzare iniziative culturali come mostre, pubblicazioni, convegni e corsi di formazione dedicati all’arte in tutte le sue forme. La prima mostra sarà dedicata all’architettura e verrà fatta proprio a palazzo Candiotti. E’ questa la principale novità evidenziata dal vicesindaco Rita Barbetti, che nel corso di una conferenza stampa ha fatto un bilancio del lavoro svolto sin qui. In questo anno il Comune si prepara ad ospitare anche una mostra dedicata ai preziosi oggetti rivenuti nel corso degli scavi di Colfiorito per la nuova Ss77. Evento organizzato prima a Roma e poi in città, con i tesori che successivamente verranno esposti definitivamente al Museo archeologico di Colfiorito. Sempre sul fronte della cultura, sembra funzionare ed anche bene il “biglietto unico” studiato da Comune e Ciac, che permette nei fine settimana di visitare con un unico tagliando palazzo Trinci, il museo della Stampa ed il Centro italiano di arte contemporanea. Grazie a questa nuova formula, negli ultimi mesi sono aumentate le visite in queste strutture. Il tema del “mettere in rete” è uno dei chiodi fissi del vicesindaco: “Bisogna allargare l’attrattività di Foligno, che non deve essere visitata solo per due o tre ore – spiega Rita Barbetti -. E’ per questo motivo che sta proseguendo anche il lavoro con la Diocesi per comprendere il museo diocesano nel percorso di visita comunale”. Il riferimento va al collegamento tra palazzo Trinci e la cattedrale di San Feliciano, che una volta riaperto permetterà di creare un bellissimo circuito. A collaborare sarà anche la Fondazione Carifol, che ha sposato l’idea. Tra i sogni del vicesindaco Barbetti c’è anche la possibilità di rendere fruibili le visite al Torrino di palazzo comunale e alla stanza del Beato Pietro Crisci che si trova vicino al campanile di San Feliciano. Nel frattempo, il Comune lavora anche per promuovere sempre di più Sassovivo grazie anche ai fondi di Agenda urbana, che porteranno a creare all’interno di palazzo Trinci una stanza dedicata all’Abbazia. Ma a finire in “rete” dovranno essere anche le altre bellezze della montagna folignate, così come le peculiarità culturali dei comuni limitrofi. Una buona notizia anche per gli assidui frequentatori della biblioteca di piazza dell’Erba: a breve, il quarto piano sarà aperto per accogliere più lettori e studenti. POLITICHE DI GENERE – Dal Centro antiviolenza realizzato insieme a Liberamente donna, alla collaborazione con la compagnia dei carabinieri di Foligno, sul fronte delle politiche di genere si vedono interessanti risultati. A breve verranno completati i lavori di ristrutturazione di un appartamento, che ospiterà le donne uscite dai Centri antiviolenza residenziali e servirà per un loro reintegro nella comunità. ISTRUZIONE – Grazie all’importante lavoro sul fronte della lettura, negli anni Foligno si è ritagliata anche il riconoscimento di “Città che legge”. Infinite le iniziative, tra cui “Nati per leggere” e quelle dedicate agli In-book, preziosi strumenti per l’inclusione alla lettura dedicati a tutti quei bambini che hanno difficoltà. Negli anni non è venuto meno nemmeno l’impegno riservato al mantenimento dei sei asili nido pubblici, che hanno registrato anche un potenziamento con la nuova struttura di Borroni.
L’Accademia di San Luca avrà una sede a Foligno. Musei, il biglietto unico funziona
Pubblicato il 8 Febbraio 2019 15:50
Rita Barbetti
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