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Foligno, il territorio e le buone prassi al centro del corso per operatori di pace della Caritas

Pubblicato il 24 Marzo 2019 13:17

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Si è concluso nel pomeriggio di sabato 23 marzo il secondo modulo del percorso per operatori di pace promosso dalla Caritas Diocesana di Foligno e che ha preso il via lo scorso mese di dicembre. Dal titolo “In piedi operatori di pace. Laboratorio per trasformare la pace da sogno a progetto”, il corso proseguirà con una terza ed ultima fase nel mese di maggio. L’appuntamento è per il 17, il 18 e il 19 maggio e avrà per titolo “Muoversi tra le onde. Programmare e partire verso viaggio di responsabilità”.

Intanto, tornando al secondo modulo, quello che – come detto – si è tenuto nel corso di questo weekend, l’obiettivo con cui è stato pensato è stato quello di riflettere sulle esperienze positive in atto, sviluppando analisi non superficiali, contestualizzate, per costruire dei percorsi che possano rendere partecipi di un processo, e non solo spettatori. Nei due giorni si è lavorato su parole chiave come il territorio, le buone prassi, le esperienze dal basso, la rete, i sogni e le emozioni. Tra i temi trattati – come spiegato dal direttore Mauro Masciotti – anche quello “dello sfruttamento lavorativo del caporalato e delle sofferenze dei migranti. Esemplificativo è stato, tra tutti, l’esempio portato di un gruppo di indiani Sik che vivono nel territorio di Latina e che, come in tanti altri casi in Italia, per contrastare il dolore e la fatica di 12 ore di lavoro fanno sempre più uso di oppio”. Questione che ha dato il là a tutta una serie di riflessioni che il direttore dell’Ufficio pastorale della Diocesi ha riportato all’attenzione della comunità folignate.

Insomma, un momento di incontro e confronto su temi di grande attualità che investono, oggi, piccole e grandi realtà del territorio nazionale. L’appuntamento, ora, come detto, è per il prossimo mese di maggio, quando si concluderà questo percorso formativo.

Per info e iscrizioni è possibile chiamare al numero 347 1097147 oppure scrivere una mail all’indirizzo lab.operatoridipace@gmail.com.

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