21.6 C
Foligno
lunedì, Agosto 4, 2025
HomeCronacaFoligno, la protesta dei sinti arriva in centro: “Vogliamo integrazione”. GALLERY

Foligno, la protesta dei sinti arriva in centro: “Vogliamo integrazione”. GALLERY

Pubblicato il 29 Marzo 2019 15:42

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Dopo 77 anni torna con la sua inseparabile fisarmonica a suonare a Cancelli

Il primo giugno scorso l’88enne Carlo Micanti ha raggiunto la frazione folignate per suonare in occasione della festa dell’Ascensione, come aveva fatto anche il 19 maggio del 1955

A Nocera Umbra c’è aria di festa: presentata l’edizione 2025 del Palio dei Quartieri

Un programma denso quello che accompagnerà la settimana che va dal 4 al 10 agosto, tra le consuete sfilate, l’animazione dei vicoli e le gare tra Borgo San Martino e Porta Santa Croce. Caparvi: “Fieri della nostra rievocazione storica”

Lavori sulla Orte-Falconara, niente treni tra Terni e Foligno fino al 6 settembre

Il prossimo mercoledì prenderanno il via gli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico lungo la linea ferroviaria che attraversa Umbria e Marche: tutte le modifiche previste

E’ stata una protesta pacifica quella della comunità nomade di Sant’Eraclio, che venerdì mattina ha raggiunto il centro di Foligno per protestare contro l’abbattimento delle strutture abusive che insistevano nella loro proprietà privata. Le ruspe erano arrivate in via Pozzo Secco in applicazione dell’ordinanza del sindaco Nando Mismetti, che prevedeva la demolizione degli edifici non previsti su quel terreno. Capitanati da Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’associazione Nazione Rom, circa una decina i sinti che hanno marciato verso piazza della Repubblica per chiedere maggiori diritti. “Noi chiediamo l’integrazione. Ci hanno buttato giù i bagni e le docce ed ora siamo in condizioni precarie – spiegano i sinti -. Non possiamo vivere in mezzo alle montagne così come ci aveva proposto il Comune, saremmo isolati dal mondo. Vogliamo solamente la possibilità di avere una casa popolare, chiediamo la riapertura dei bandi per la loro assegnazione”. Ed è proprio sull’apertura dei bandi per le case popolari che la comunità nomade di Sant’Eraclio insiste. Per Zuinisi, il Comune non avrebbe infatti rispettato i patti, ovvero demolire le baracche una volta riaperte le graduatorie per la concessione delle case popolari. Lo stesso legale rappresentante di Nazione Rom ha annunciato di aver presentato una denuncia ai carabinieri nei confronti del sindaco Mismetti per omissione di soccorso.  A rispondere a Nazione Rom è il sindaco Nando Mismetti: “Abbiamo presentato diverse soluzioni di alloggio alla comunità rom, ma sono sempre state rifiutate. Il nostro impegno sulla vicenda è stato massimo – dichiara il sindaco – e la demolizione dei fabbricati abusivi è a norma di legge. Non è vero che non abbiamo rispettato i patti, visto che sull’accordo c’è scritto nero su bianco che le famiglie si sarebbero impegnate a presentare richiesta di alloggio Ers non appena uscirà il bando”.

 

Articoli correlati