13.9 C
Foligno
venerdì, Settembre 19, 2025
HomeCronacaFoligno, la protesta dei sinti arriva in centro: “Vogliamo integrazione”. GALLERY

Foligno, la protesta dei sinti arriva in centro: “Vogliamo integrazione”. GALLERY

Pubblicato il 29 Marzo 2019 15:42

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

Foligno torna a manifestare per Gaza

Venerdì 19 in piazza XX Settembre si terrà una nuova iniziativa a sostegno del popolo palestinese. “Restiamo umani” il messaggio lanciato dagli organizzatori, sulle orme di Vittorio Arrigoni

Quintana, terremoto in casa Pugilli: si dimette il priore

A fare un passo indietro anche il suo vice e il segretario, che lasciano a meno di un anno da dalla scadenza del mandato: il Pugilli va verso nuove elezioni. Nella mattinata anche l’annuncio del divorzio con Chicchini

E’ stata una protesta pacifica quella della comunità nomade di Sant’Eraclio, che venerdì mattina ha raggiunto il centro di Foligno per protestare contro l’abbattimento delle strutture abusive che insistevano nella loro proprietà privata. Le ruspe erano arrivate in via Pozzo Secco in applicazione dell’ordinanza del sindaco Nando Mismetti, che prevedeva la demolizione degli edifici non previsti su quel terreno. Capitanati da Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’associazione Nazione Rom, circa una decina i sinti che hanno marciato verso piazza della Repubblica per chiedere maggiori diritti. “Noi chiediamo l’integrazione. Ci hanno buttato giù i bagni e le docce ed ora siamo in condizioni precarie – spiegano i sinti -. Non possiamo vivere in mezzo alle montagne così come ci aveva proposto il Comune, saremmo isolati dal mondo. Vogliamo solamente la possibilità di avere una casa popolare, chiediamo la riapertura dei bandi per la loro assegnazione”. Ed è proprio sull’apertura dei bandi per le case popolari che la comunità nomade di Sant’Eraclio insiste. Per Zuinisi, il Comune non avrebbe infatti rispettato i patti, ovvero demolire le baracche una volta riaperte le graduatorie per la concessione delle case popolari. Lo stesso legale rappresentante di Nazione Rom ha annunciato di aver presentato una denuncia ai carabinieri nei confronti del sindaco Mismetti per omissione di soccorso.  A rispondere a Nazione Rom è il sindaco Nando Mismetti: “Abbiamo presentato diverse soluzioni di alloggio alla comunità rom, ma sono sempre state rifiutate. Il nostro impegno sulla vicenda è stato massimo – dichiara il sindaco – e la demolizione dei fabbricati abusivi è a norma di legge. Non è vero che non abbiamo rispettato i patti, visto che sull’accordo c’è scritto nero su bianco che le famiglie si sarebbero impegnate a presentare richiesta di alloggio Ers non appena uscirà il bando”.

 

Articoli correlati