Enogastronomia, arte e cultura. Sono le parole chiave attorno a cui ruota Sagrantino Experience, il contenitore di eventi proposto dall’associazione Strada del Sagrantino, per la stagione primavera-estate, che prenderà il via lunedì 22 aprile per poi concludersi il 28 settembre prossimo. L’idea è quella di proporre al pubblico forme di turismo esperienziale che abbiano come filo conduttore i pregiati vini delle denominazioni Montefalco Doc e Docg prodotti dal vitigno autoctono Sagrantino. Il tutto seguendo una filosofia slow, capace di valorizzare il territorio umbro nella sua bellezza e con le sue peculiarità, coinvolgendo i borghi di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria, ogni weekend con diverse iniziative nelle aziende associate, per far conoscere non solo i vini, ma anche le realtà che li producono, i frantoi e le fattorie che caratterizzano la zona.
Presentato a Verona, in occasione del Vinitaly, Sagrantino Experience – come detto – prenderà il via lunedì 22 aprile, ossia il giorno di Pasquetta, dalla cantina Perticaia con il Sagrantino bike tour, inserito nel programma pasquale di Terre del Sagrantino. L’iniziativa prevede, dalle 9, un circuito ad anello di 15 chilometri da percorrere in tre ore, per cui è richiesta una mountain bike, con partenza e arrivo in cantina. Gli appuntamenti proseguiranno poi con “Sagrantino in arte”, in programma il primo e l’ultimo giovedì di ogni mese. Questo evento, tra arte e vino, passato e presente tenuti insieme dal filo conduttore della storia, propone la mattina l’ingresso libero al Museo di san Francesco a Montefalco con un focus guidato sulle antiche cantine francescane che ne fanno parte e il pomeriggio la visita a una cantina sempre diversa con degustazione di tre vini della denominazione Montefalco Doc e Docg, partendo il 25 aprile dalla Cantina Arnaldo Caprai.
“La Sagrantino Experience – ha commentato Serena Marinelli, presidente dell’associazione Strada del Sagrantino – vuole rispondere a quelle che sono ormai le esigenze di un turista che non si accontenta più di vedere un bel luogo o bere un buon vino, ma intende approfondire la cultura e la tradizione di un territorio”.