Un 25 aprile tra passato e presente, tra i giovani della Resistenza che combatterono per liberare l’Italia dal nazifascismo e i giovani di oggi che scendono in piazza per chiedere la salvaguardia del Pianeta. È su questo doppio binario che Nando Mismetti ha incentrato il suo ultimo discorso celebrativo del giorno della liberazione da primo cittadino.
Un discorso in cui a risuonare sono stati più e più volte i valori di libertà e democrazia. “Valori – ha detto il sindaco Mismetti – che non si possono considerare acquisiti per sempre, scontati. Ma che devono essere difesi continuamente e strenuamente perché non vengano mai messi in discussione”. Principi che l’Italia ha conquistato grazie al sacrificio di tantissimi uomini e donne che hanno combattuto anche a costo della loro vita. Compresi, tanti folignati. Cittadini e cittadine che non solo hanno difeso la loro terra, stremata da 36 terribili bombardamenti tra il 1943 e il 1944, ma l’intero territorio italiano.
E così il ricordo commosso del primo cittadino è andato allo storico sindaco folignate Italo Fittaioli, che all’età di 57 anni non esitò ad andare da combattente per liberare il Nord Italia, ma anche e soprattutto all’indimenticata ed indimenticabile partigiano Enrico Angelini, scomparso lo scorso novembre. “Enrico – ha detto Nando Mismetti – è stato un giovane ribelle e questa sua ribellione lo ha contraddistinto negli anni, anche quando già novantenne ripulì personalmente la targa commemorativa alla cascina Raticosa, tra Trevi e Foligno, che era stata imbrattata con una svastica”.
Dai giovani di ieri ai giovani di oggi, Nando Mismetti ha quindi citato la sedicenne Greta Thunberg, l’attivista svedese che ha richiamato l’attenzione dei potenti sul dovere di tutelare il Pianeta, trovando l’appoggio di migliaia di giovani che in questi mesi sono scesi in piazza per fare della battaglia di Greta anche la loro battaglia. Ed è proprio a questi ragazzi ed a queste ragazze che il sindaco folignate ha voluto dedicare il manifesto realizzato per celebrare il 25 aprile del 2019, all’insegna dello slogan “Liberi tutti”.
“Giovani – ha sottolineato Nando Mismetti – che ci chiedono di lasciargli in eredità il mondo, così come i nostri padri lo hanno lasciato in eredità a noi. C’è un filo che lega questi giovani con i giovani della Resistenza – ha quindi ribadito – e poi c’è la canzone ‘Bella ciao’, che ieri come oggi riecheggia”. Canzone che è risuonata giovedì mattina anche in un’affollata piazza della Repubblica, nel cuore della città della Quintana, lì dove adulti e bambini si sono ritrovati, insieme alle istituzioni militari e civili ed alle associazioni combattentistiche, per rendere omaggio ai caduti.