Il Comune di Foligno stringe le maglie sulla vendita di bevande in vetro. A distanza di quattro anni dalla precedente ordinanza, infatti, il sindaco Mismetti ha firmato un nuovo provvedimento temporaneo, della durata di 120 giorni, con il quale si ribadiscono le regole a cui devono attenersi tanto gli esercenti quanto i consumatori. Le disposizioni, a carattere urgente, riguardano infatti l’abbandono dei contenitori di vetro sul suolo pubblico.
Un fenomeno che, spiegano dall’Ente di palazzo Orfini Podestà, si verifica soprattutto nella fascia serale e in quella notturna e che si lega alla somministrazione e alla vendita di bevande da parte degli esercizi commerciali presenti sul territorio. Locali che, soprattutto negli ultimi anni, sono notevolmente aumentati, dando vita all’amato e odiato termine “movida”, che in qualche modo ha sancito una rivitalizzazione soprattutto del centro storico cittadino. Ne è derivato incremento di avventori che se da un lato fa girare l’economia folignate, dall’altro influisce sull’abbandono delle bottiglie di vetro.
Il risultato? “Un danno al decoro cittadino – è riportato nel documento – oltre a costituire una fonte di pericolo per i passanti”. Da qui, dunque, la necessità da parte dell’amministrazione comunale di mettere dei paletti volti a prevenire e contrastare fenomeni di degrado e di danneggiamento del patrimonio pubblico e privato e dei beni culturali, garantendo al contempo la sicurezza e l’incolumità degli avventori.
Ecco perché l’ordinanza firmata dal primo cittadino vieta ai gestori dei locali la vendita o la somministrazione di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro e ai consumatori di portarli fuori dagli esercizi commerciali e di consumare bevande in vetro nelle aree pubbliche dalle 21 alle 6. Il documento prevede, inoltre, l’obbligo per i titolari dei locali di “sorvegliare” sui clienti e rimuovere immediatamente i contenitori in vetro dai coperti alla chiusura degli esercizi commerciali. Norme che se non rispettate potranno tradursi in sanzioni amministrative comunali. Multe che, da disposizioni, potranno oscillare dagli 80 ai 500 euro.