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Foligno, a giugno 162 accessi giornalieri al pronto soccorso

Pubblicato il 28 Giugno 2019 12:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:50

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Con l’estate aumentano gli accessi al pronto soccorso di Foligno. In queste settimane, infatti, nella struttura ospedaliera di via Arcamone si sta registrando un incremento dei flussi, complice anche l’eccessivo aumento delle temperature. Rispetto ad una media giornaliera nell’anno di 150 utenti, dal primo giugno scorso ad oggi si è passati a quota 162, con sei o sette pazienti in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

Ad illustrare la situazione ai microfoni di Radio Gente Umbra è stato il primario dell’unità operativa di medicina d’urgenza del San Giovanni Battista, Giuseppe Calabrò, che oltre a delineare il quadro da un punto di vista numerico, è anche entrato nel merito delle principali patologie con cui i pazienti si recano al pronto soccorso nel periodo estivo. “Ci sono patologie tipiche da pronto soccorso che nel periodo estivo aumentano – ha spiegato – come la traumatologia minore e quindi gli incidenti. Ad influire, poi, problematiche legate al fatto che aumenta il consumo di alcol e sostanze e ad un maggior afflusso dei turisti. La nuova 77 – ha infatti sottolineato – porta nel weekend ad un aumento di spostamenti e di pazienti che, tornando dal mare, per patologie minori si recano nel nostro pronto soccorso, il primo che incontrano sulla strada di ritorno. A questo poi – ha proseguito – si aggiunge un aumento di problematiche legate alla popolazione più fragile, alla popolazione anziana”.

In questo caso, a giocare un ruolo chiave sono appunto per lo più le alte temperature. Il caldo eccessivo, infatti, può determinare una scarsa tolleranza ai farmaci, favorire possibili cadute o problematiche respiratorie, arrivando in alcuni casi a rendere necessario il ricovero. Questo spiega anche la scarsa disponibilità di posti letto all’interno dell’ospedale cittadino durante il periodo estivo, quando cioè la struttura si trova a dover supportare e sostenere soprattutto le fasce più fragili.

Ma cosa può fare l’anziano per evitare di incappare in queste situazioni? “Oltre ad evitare l’esposizione al sole durante le ore più calde del giorno – ha spiegato il dottor Calabrò –  bisogna cercare di capire se l’organismo riesce a tollerare farmaci e terapie a cui sono sottoposti spesso gli anziani e valutare, insieme al medico di base, se ricorrere ad una semplificazione”.

Tornando agli accessi al pronto soccorso del San Giovanni Battista di Foligno, che annualmente si attestano sulle 54mila unità, i giorni più “caldi” sono senza dubbio quelli del weekend, quando cioè aumenta anche il flusso turistico presente nel comprensorio. Fermo restando, comunque, che soprattutto negli ultimi anni la struttura è diventata punto di riferimento anche per il bacino dell’Assisano, che fa capo però all’Usl Umbria 1. 

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