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Per il quarto anno consecutivo Montefalco riceve la certificazione “Spighe Verdi”

Pubblicato il 25 Luglio 2019 15:31 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:45

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Il Comune di Montefalco è l’unica città umbra ad aver ottenuto la certificazione “Spighe Verdi”, il riconoscimento promosso da Confagricoltura e Fee Italia assegnato ai comuni rurali che attivano processi virtuosi con particolare riguardo alle tematiche ambientali e che si basa sul programma di “Bandiere Blu”.

Le Spighe Verdi 2019 sono state annunciate da Fee Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura venerdì mattina a Roma, nel Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura. Su delega del Comune di Montefalco, la certificazione è stata ritirata dal senatore e presidente della commissione Difesa Donatella Tesei, che ha ricoperto il ruolo di sindaco di Montefalco per dieci anni, contribuendo ad ottenere questo importante riconoscimento per il quarto anno consecutivo.

Soltanto 42 località rurali italiane potranno fregiarsi del riconoscimento Spighe Verdi 2019, un programma Fee, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.

“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza trentennale di Fe, presente in 76 Paesi, nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario.

E’ un efficace strumento di valorizzazione del patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà delle amministrazioni comunali di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.

Le “Spighe Verdi” 2019 sono state assegnate in 13 Regioni, una in più rispetto alla precedente edizione. Le tre Regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono Marche, Toscana e Piemonte, tutte con 6 località. Per le Marche: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana; per la Toscana: Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona; per il Piemonte: Pralormo, Alba, Santo Stefano Belbo, Vicoforte, Canelli e Volpedo. Seguono la Campania con 5 località (Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea); la Puglia con 4 (Castellaneta, Ostuni, Carovigno, Andria); il Lazio con 4 (Canale Monterano, Anguillara Sabazia, Pontinia, Gaeta). Vantano tre località il Veneto (Porto Tolle, Caorle, Montagnana) e l’Abruzzo (Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi). Vi è un Comune rurale per ognuna delle restanti Regioni: Liguria (Lavagna), Umbria (Montefalco), Sicilia (Ragusa), Calabria (Trebisacce), Trentino (Cavareno).

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