“Ritengo doveroso porre le mie personali scuse e quelle dell’amministrazione che rappresento”. È uno dei passaggi del messaggio che il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha indirizzato alla città ed alla famiglia Tucci per l’assenza dell’amministrazione alle celebrazioni per i 75 anni dalla strage di Sant’Anna di Stazzema. Quella cioè, che portò alla morte di 560 persone, tra cui 130 bambini, compresi la moglie e gli otto figli del folignate Antonio Tucci.
Lo scorso 12 agosto, per la prima volta, infatti Foligno ha disertato e la vicenda non è passata inosservata. La polemica, come sempre è scoppiata sui social, dove in tanti hanno contestato l’assenza di Zuccarini e dei suoi. A cominciare da Foligno in Comune e dall’Anpi.
“Per la prima volta dal dopoguerra, il Comune di Foligno non era presente alla commemorazione della strage – si legge nel post del gruppo politico che raccoglie le forze di sinistra -. Non sappiamo quali inderogabili impegni avessero i nuovi amministratori della nostra città per dimenticarsi di chi perse la vita nel periodo più buio della nostra storia. Sappiamo però che è grazie al sacrificio di tanti – troppi – se oggi possiamo vivere liberi dall’oppressione di una dittatura sanguinaria. Per questo troviamo vergognoso il comportamento e la mancanza di rispetto dei nostri rappresentanti istituzionali. Per questo ci aspettiamo le scuse dell’amministrazione comunale nei confronti della famiglia Tucci e nei confronti della città tutta”.
“Forse i nuovi amministratori del Comune di Foligno avevano impegni più urgenti ed attuali da portare avanti – gli avevano fatto eco dalla sezione cittadina dell’Associazione nazionale partigiani italiani – oppure si è trattato di un’involontaria dimenticanza? È come se i componenti della famiglia Tucci siano stati uccisi una seconda volta, da un ingiustificato silenzio che è assordante, quasi come i colpi di mitraglia dei soldati del XVI Panzergranadier divisione Raichfurher, autori materiali di quel disumano eccidio”.
Insieme a loro tanti cittadini ed anche il pianista Giovanni Guidi, non nuovo alle “lettere social” indirizzate al sindaco Zuccarini. “Perché il 12 agosto, una famiglia italiana morta sotto spari di mitra, non può essere ricordata dal nostro comune, in una celebrazione di carattere unicamente istituzionale?” è la domanda che Guidi ha rivolto al sindaco folignate. Ma tanti altri i concittadini che sui social e non solo hanno rimarcato l’assenza di Foligno a Stazzema, come il giornalista e storico cittadino Roberto Testa
E la risposta non si è fatta attendere. Dopo ore di silenzio, infatti, a prendere la parola è stato lo stesso Stefano Zuccarini. “Ci sono stati alcuni difetti di comunicazione tra il cerimoniale e la giunta” ha spiegato il sindaco folignate che riconoscendo, però, gli oneri che competono ad un primo cittadino ha fatto anche un passo in più, chiedendo scusa. “Scuse che presento alla città ed alla famiglia Tucci, vittima della barbarie nazifascista che ha insanguinato l’Italia e la nostra città. Il nostro impegno – ha quindi annunciato il sindaco – è quello di onorare nella maniera più degna tale ricorrenza recandoci l’anno prossimo a Sant’Anna di Stazzema per la nostra testimonianza civile e una cristiana preghiera per le vittime”.
Un’ammissione di responsabilità che non ha lasciato indifferenti quanti avevano puntato il dito contro l’attuale amministrazione e che hanno così riconosciuto il valore di un sindaco che sa chiedere scusa quando sbaglia.
Intanto, lontano dai social e nel silenzio della propria quotidianità, c’è stato anche chi ha lasciato un mazzo di fiori in via Martiri Tucci, perché la memoria è più forte di tutto e tutti. E Foligno non vuole dimenticare.