L’invasione di coleotteri che nell’ultimo mese ha interessato la frazione folignate di Budino sta progressivamente regredendo. È quanto emerso nel corso dell’assemblea pubblica convocata dal sindaco Stefano Zuccarini che si è tenuta lunedì sera al circolo Polisportiva Acli, alla presenza tra gli altri di Annarita Astri, dirigente dell’Area diritti di cittadinanza del Comune di Foligno, di Gianluca Massei, responsabile del servizio di Controllo del territorio di palazzo Orfini Podestà, e di Andrea Favaro, referente per il distretto di Foligno del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Usl Umbria 2.
Di insetti per le strade ce ne sono ancora, ma il fenomeno si starebbe finalmente esaurendo: in parte in maniera naturale, in parte grazie alle piogge ed all’abbassamento delle temperature che si è registrato negli ultimi giorno. Il Comune, quindi, pronto a mettere la parola fine alla vicenda? Non proprio. Sì, perchè secondo quanto spiegano dall’Ente di palazzo Orfini Podestà si è in attesa del responso sulla tipologia di coleottero che ha letteralmente invaso la frazione di Budino. Responso che permetterà così di capire a quale campo e di conseguenza a quale coltura sia da ricondurre il proliferare di così tanti insetti. L’area di origine potrebbe essere quella di Ramacciaie, ma al momento non ci sono elementi sufficienti per stabilirlo con certezza. Così come non si starebbe escludendo nessuna ipotesi tra le cause del fenomeno: dai semi utilizzati per la coltivazione dei campi alle tecniche biologiche. Al vaglio anche la possibilità di ricorrere ad operazioni di carotaggio per constatare la presenza o meno di larve nei terreni.
L’indagine, dunque, va avanti. Mentre si è fatto un passo indietro sul ricorso alle trappole luminose che erano state annunciate la scorsa settimana. Il motivo, come detto, l’esaurimento del fenomeno che non rende più necessario il ricorso a tecniche di questo tipo. “L’amministrazione è intervenuta la sera stessa in cui è emerso il fenomeno – ha commentato il sindaco Zuccarini – il ritardo con cui si è entrati in azione è dipeso solo dai necessari approfondimenti tecnici e scientifici, senza i quali non si sarebbe potuto operare”.
Resta comunque l’impegno dell’amministrazione di operare, una volta individuato il coleottero, affinché si possa scongiurare una nuova invasione in futuro. In agenda, dunque, un nuovo tavolo tecnico tra tutte le parti in gioco e poi un ulteriore incontro con la popolazione.
“Dopo la delusione iniziale dovuta alla lentezza con cui si è intervenuti, siamo soddisfatti del confronto che si è tenuto con Comune, Usl e tecnici” spiega Alessandra Tiburzi, referente insieme a Fabio Tocchi per i residenti di Budino. “Abbiamo però chiesto – ha proseguito Tiburzi – che si sollecitino la Valle Umbra Servizi e il Consorzio di bonificazione per la pulizia di strade e fossi e per la rimozione dei coleotteri morti. Speriamo, inoltre – ha quindi concluso -, che questa vicenda sia servita per accendere l’interesse nei confronti della frazione di Budino, che non deve fare i conti solo con i coleotteri. Ad oggi manca ancora la raccolta differenziata, la segnaletica stradale è carente e – ha concluso – ci sono delle pensiline pericolanti nella scuola dell’infanzia. Tutte questioni segnalate nel corso dell’incontro”.