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Foligno e il mondo dell’arte in lutto: è scomparso Giuseppe Riccetti

Pubblicato il 6 Ottobre 2019 12:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:31

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Una vita consacrata all’arte. Una passione per la pittura che l’ha fatto conoscere in Italia e all’estero, portandolo ad esporre le sue opere a New York e Bruxelles, a Monaco di Baviera e a Townsville, in Australia, a Kyoto e a Kranj, in Slovenia. Ma che non ha mai reciso quel filo che lo legava a Foligno, città che lo aveva adottato. Perché Giuseppe Riccetti, nato a Cortona nel 1936, aveva trovato nella città della Quintana la sua dimensione, scegliendola come casa fino al suo ultimo giorno. Ed oggi Foligno si stringe attorno alla sua famiglia, che gli ha dovuto dire addio all’età di 83 anni.

A parlare di lui continuerà, però, la sua arte. Passato attraverso varie esperienze e modalità espressive, come le Cattedrali degli anni Cinquanta, i Labirinti degli anni Sessanta, le geometrie optical degli anni Settanta, la sua arte è stata figurativa con un occhio attento alla centauromachia femminile e ispirata ad immagini elaborate da un ipotetico computer interpretate pittoricamente. Ha preso parte a numerose esposizioni in Italia come Incontri della Gioventù a Roma, il Premio Spoleto, il Premio Marche, il Premio Terni, il Premio Avezzano o ancora il Premio Termoli, e ha tenuto circa quaranta personali da Roma a Bologna, da Bergamo a Trieste, da Chiavari a Milano senza dimenticare la sua Umbria. L’ultima, infatti, proprio a Foligno. Dal titolo “Ritratti” era stata ospitata a palazzo Trinci. Ad occuparsi delle sue opere voci critiche come quelle di Italo Tomassoni e Giuseppe Gatt, Giorgio Tempesti e Giancarlo Politi.

A Foligno la sua arte continuerà a vivere, tra l’altro, nel ritratto ideale di Santa Angela realizzato dal maestro Riccetti nel 2017 e pubblicato in copertina su un’edizione speciale della Gazzetta di Foligno e nel palio della Giostra della Sfida del 2013. Giuseppe Riccetti, infatti, è stato scelto dai vertici di palazzo Candiotti per dipingere uno dei due drappi con cui si sono celebrati i 400 anni dalla nascita della Quintana. Un palio prezioso, dunque, che oggi campeggia nella “sala dei trofei” del Giotti. A conquistare il drappo del maestro Riccetti era stato, infatti, Massimo Gubbini per il rione di piazza Faloci Pulignani.

L’ultimo saluto al maestro Giuseppe Riccetti verrà dato lunedì 7 ottobre, alle 10.30, nella chiesa di San Paolo (Fuksas). 

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