Allargare la propria filiera produttiva anche in Umbria. È la strategia che sembrerebbe voler seguire Loacker, colosso italiano che opera nel settore dolciario. Il motivo è presto che detto. Secondo quanto si apprende, infatti, il Cuore verde d’Italia si presterebbe molto bene per questa coltura, come d’altronde dimostra anche l’area di Bevagna, dove quella della nocciola è una coltura molto diffusa. Coltura che si potrebbe, però, presto estendere anche ad altre aree.
Il riferimento è, in primis, a quella di Nocera Umbra dove proprio domani, giovedì 10 ottobre, si terrà un seminario informativo promosso dall’amministrazione comunale. L’incontro è in programma alle 18 nella sala del Museo archeologico del borgo umbro. In quell’occasione – secondo quanto reso noto da palazzo comunale – gli imprenditori agricoli nocerini e quelli dei territori limitrofi verranno messi a conoscenza del progetto. “I produttori locali – si legge in una nota del Comune – potranno prendere in considerazione l’idea di differenziare le proprie colture e allargare il proprio business introducendo anche la coltura della nocciola”.
Dopo esperienze riuscite, e già avviate in altre regioni come le vicine Marche, Loacker in collaborazione con Intesa San Paolo, ed il Consorzio Nocciola Italia, affiancherà gli agricoltori mettendo loro a disposizione finanziamenti agevolati, una serie di servizi ed il ritiro garantito dell’intera produzione a lungo termine con un prezzo unico garantito.
“Ringrazio Felix Niedermayr della Loacker per aver scelto di presentare questo progetto a Nocera Umbra – ha commentato il sindaco nocerino, Giovanni Bontempi -. L’idea di estendere la filiera produttiva alle nostre colline umbre rappresenta un’opportunità imperdibile per il nostro territorio volta ad incrementare iniziative in campo agricolo. Una sfida innovativa e sostenibile – ha concluso il primo cittadino – che impatta in modo positivo anche nel mondo del lavoro e del reddito agricolo”.