Un paese ostaggio di cinquecento metri. E’ il paradosso di San Giovanni Profiamma, popolosa frazione di Foligno che pensava di aver risolto tutti i problemi di traffico con la messa in sicurezza della Flaminia. Ed invece non è così. Terminate le opere che dovrebbero limitare i terribili incidenti registrati da sempre lungo la Ss3, in quella porzione di città rimane aperta una questione decisamente spinosa. E’ quella degli abitanti e delle attività commerciali che insistono nel versante a monte, ovvero in località La Valle e Colle. La complanare alla Flaminia non è mai stata completata. Anzi, s’interrompe per circa cinquecento metri, rendendo impossibile proseguire per il resto della strada che si ricongiunge con la nuova parte della viabilità. Così, i mezzi pesanti diretti alle attività commerciali, impossibilitati ad utilizzare il sottopasso in uscita – visti i limiti dei percorsi interni a San Giovanni Profiamma – spesso sono costretti ad eseguire manovre di fortuna per imboccare di nuovo la Flaminia. E pensare che una parte della bretella è stata pure realizzata, ma rimane attualmente al servizio di uno sparuto numero di abitazioni. Tutte le altre a monte della frazione rimangono invece isolate. Senza dimenticare che il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di tutta la complanare, salvo poi la richiesta della precedente amministrazione comunale ad Anas di cambiare in corsa e stoppare l’esecuzione dell’opera. “In quella lettera datata 30 aprile 2019 – spiegano i residenti che hanno effettuato una raccolta firme – il Comune non tiene minimamente in considerazione né le esigenze delle aziende poste sullo svincolo San Giovanni Profiamma Sud, né di quelle degli abitanti della medesima zona, ben più numerosi delle sole tre abitazioni con accesso all’unico tratto complanare realizzato”. Una situazione che in primis ha portato nuovi problemi di sicurezza. Il traffico all’interno di San Giovanni Profiamma è in aumento, con la strada principale (via Filippo Brunelleschi) che da tempo è anche soggetta ad una frana e che quindi ha subito un’ulteriore restringimento della carreggiata. Tutto ciò porta spesso a pesanti ingorghi, anche all’altezza della scuola nelle ore di punta. Inoltre, i residenti lamentano un’inadeguata e non idonea segnaletica nel nuovo tratto di strada incriminato. Se la sicurezza degli utenti della strada rimane il problema principale, non sono da sottovalutare nemmeno i danni economici che queste scelte stanno portando alle attività presenti. Commercianti e imprenditori di Colle lamentano una diminuzione degli introiti da quando la nuova circolazione lungo la Flaminia è entrata in vigore. E’ per questo che ora i residenti chiedono in primis l’apertura, in via d’urgenza, di un’immissione alla Flaminia utilizzando la banchina di sosta già esistente. Ma ovviamente il vero obiettivo è quello di terminare finalmente la complanare interrotta. Le richieste, rimaste lettera morta con la precedente amministrazione, ora ovviamente passano all’attuale governo cittadino. Alcuni esponenti della giunta hanno già effettuato un sopralluogo sul posto. Sulla vicenda sono arrivate anche le parole del sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini: “Ci stiamo occupando del problema – ha scritto il primo cittadino sui social in risposta ad una residente -. Abbiamo in programma incontri per risolvere la questione. Sono a tua disposizione per un incontro chiarificatore”.
San Giovanni Profiamma, quei 500 metri che bloccano un intero paese
Pubblicato il 15 Ottobre 2019 13:00 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:29
Viabilità secondaria lungo la Flaminia all'altezza di San Giovanni Profiamma
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