A Sant’Eraclio il caffè si beve come a Napoli. L’usanza partenopea del “caffè sospeso”, infatti, sbarca nella città della Quintana, in particolare nello storico bar “Assuntina” della popolosa frazione. Un’abitudine, questa, secondo cui un qualsiasi avventore del bar può decidere di lasciare un caffè pagato ad altre persone, che, magari, non se lo possono permettere. E allora ecco che, lo scorso venerdì, nei locali dell’“Assuntina” è comparsa una singolare scritta sulla lavagnetta delle informazioni che recitava “Un caffè sospeso”. Il primo, lasciato da un anonimo cittadino. “Scritta che ha suscitato la curiosità dei clienti – commenta la titolare, Valentina Ferri che porta avanti la tradizione del bar Assuntina insieme al fratello Nicola – e che, una volta capito il meccanismo, hanno accolto di buon grado questo modo di consumare una delle bevande più amate dagli italiani con un occhio di riguardo al prossimo”. A distanza di poche ore, è poi salito il numero di caffè sospesi (siamo intorno ai quindici), e quindi consumabili gratuitamente, al bar di Sant’Eraclio, perché sono stati numerosi i cittadini che hanno voluto “condividere”, in modo così originale, il coffee break. Una conferma del fatto che l’usanza napoletana, per la giovane imprenditrice folignate, si sia rivelata una mossa vincente. Auspicabile quindi, viste la genuinità e la semplicità del gesto, che la consuetudine del “caffè sospeso” possa diffondersi in altre realtà di Foligno. Nel frattempo, è bello constatare che questo tipo di iniziativa sia partita da una storica attività della frazione folignate. Il bar, gestito per decenni dalla conosciutissima Assuntina, da poco più di un anno ha riaperto i battenti grazie alla determinazione di Valentina e Nicola, due giovani di Sant’Eraclio che non hanno voluto far morire lo storico esercizio commerciale.
A Sant’Eraclio sbarca la tradizione del “caffè sospeso”
Pubblicato il 30 Ottobre 2019 13:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:26
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