Un impegno nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio artistico-culturale dell’Umbria lungo 25 anni. È quello portato avanti dall’associazione Orfini Numeister, che proprio in questi giorni sta celebrando il suo primo quarto di secolo. In agenda tutta una serie di iniziative ospitate all’ex Teatro Piermarini, che hanno preso il via negli scorsi giorni e che si concluderanno domenica 24 novembre.
E così, dopo l’apertura della Mostra dei libri e delle stampe pubblicate dalla stessa associazione alla presenza delle due Sovrintendenti dell’Umbria Giovanna Giubbini e Marica Mercalli e gli interventi di Elvio Lunghi, Giordana Benazzi, Mario Squadroni, Rita Marini, Lucia Bertoglio che hanno illustrato le varie collane di libri, domani, venerdì 22 novembre, sarà la volta di Attilio Turrioni. L’appuntamento è alle 17 all’ex teatro di corso Cavour, dove il docente di lettere classiche presenterà i “Diari di guerra” per la collana Documenti. Sabato 23 novembre, invece, a prendere la parola sarà il regista radiotelevisivo Nino Crescenti, che presenterà due documenti visivi proposti a Foligno dall’Orfini Numeister: “Non solo Assisi” e “La Cappella Sistina nel restauro di Gianluigi Colalucci”. La chiusura, domenica 24 novembre, sempre alle 17, spetterà invece a Fabio Bettoni con un intervento dal titolo “L’impegno per la Orfini Numeister dal 1994 ad oggi” e a Bruno Toscano, presidente del comitato scientifico.
Per questi primi 25 anni di attività, inoltre, spazio all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles che, d’intesa con l’Associazione Umbri a Bruxelles e sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, giovedì 5 dicembre ospiterà nella capitale belga la presentazione del libro di Vittoria Garibaldi, con foto di Bernardino Sperandio, dal titolo “Un patrimonio ferito. La Valnerina”, edito appunto da orfini Numeister. Per l’occasione, l’autrice, il fotografo documentarista e una delegazione dell’Orfini Numeister porteranno la loro testimonianza sulla situazione della Valnerina dopo il terremoto del 2016. “Sarà un’occasione per rilanciare nel cuore dell’Europa i valori, l’arte e lo spirito di resilienza – spiegano dall’associazione culturale – della popolazione umbra”.