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Il Gundam vitruviano dell’umbro Fabio Franquillo che spopola in tutto il mondo

Pubblicato il 26 Gennaio 2020 14:26 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:09

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Quando nell’immaginario collettivo si parla dei “robottoni” il tuffo indietro nel tempo è d’obbligo. Negli anni Settanta la fantascienza giapponese invase gli schermi televisivi, le pagine dei fumetti, ma soprattutto la fantasia di milioni di bambini di tutto il mondo. Parliamo di Gundam, Jeeg Robot, Mazinga Z o Goldrake, robot che anche se a volte è difficile associarli o differenziarli uno tra l’altro, sicuramente non sono sconosciuti, perché ormai divenuti punti fissi dell’immaginario popolare. E’ proprio da uno di questi robot che inizia la straordinaria storia dell’umbro Fabio Franquillo. Appassionato collezionista dei famosi Gunpla, i modelli in scala assemblabili della serie Gundam, dove Gunpla nasce dalla contrazione di “Gundam plastic model”, Fabio si è distinto da pochi mesi con un’opera di caratura internazionale. I Gunpla hanno conosciuto un rapido successo in Giappone e nel mondo a partire dagli anni Ottanta, al punto da generare una nutrita comunità di appassionati e diventare il prodotto dominante del mercato dei modellini da collezione. “La passione nasce da ragazzo – racconta Fabio Franquillo – da quando negli anni Settanta vidi per la prima volta sullo schermo e sulle pagine dei fumetti questi splendidi modelli. Il collezionismo di vari robot è stato il mio primo approccio all’oggetto. Successivamente, mi informai sulla possibilità di acquistare modelli da montare, i famosi Gunpla appunto. Con il passare del tempo lo stimolo di costruire, seguendo passo passo le istruzioni, ha lasciato il posto alla possibilità di personalizzare il robot e, perché no, realizzare anche delle piccole ambientazioni sempre più particolari”. Passano gli anni e Fabio inizia a specializzarsi nella costruzione dei Gunpla classici, realizzando anche delle scuole per appassionati. Ed è dalla scuola che nasce l’idea dell’opera che lo sta consacrando in tutto il mondo. “Nel 2019 stavo riflettendo sull’anniversario di Leonardo Da Vinci, ovvero i cinquecento anni dalla sua morte e come poter unire la mia passione per i Gundam con questo grandissimo genio. Da lì – prosegue Franquillo – mi è venuta in mente l’idea di unire più robot per costruire un uomo vitruviano in stile Gundam. Nel giro di pochi giorni ho realizzato l’opera, donandogli un aspetto anche antichizzato come se fosse uscito da un bassorilievo di creta. Come mio solito, alla fine di ogni mia opera realizzo alcune fotografie per poterle postare nei canali specializzati. Dopo nemmeno 24 ore ho dovuto depositare il brevetto dell’opera, in quanto dal Giappone e dall’Australia mi hanno contattato diverse aziende che volevano realizzare merchandising, maglie e repliche del mio Gundam vitruviano. Subito dopo il brevetto ho capito la potenzialità dell’opera – continua Fabio Franquillo – e l’ho iniziato a far partecipare a diversi concorsi vincendo l’oro alla Biennale di Perugia, il bronzo al Monte San Savino Show, il Best Gunpla per il sito web www.gundamdipendente.it, il Best Work con il primo posto su gunplanetwork, ovvero il più grande sito mondiale dedicato ai questi modelli. In ultimo ho anche ricevuto un premio importantissimo, la medaglia d’oro durante la fiera di Lucca Comics & Games 2019 sempre nella categoria del modellismo. Insomma il genio di Leonardo unito alla fantasia di questi robot è stata senza ombra di dubbio una mossa vincente”.

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