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Foligno, prorogata l’ordinanza anti-accattonaggio

Pubblicato il 6 Febbraio 2020 13:52 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:07

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Il Comune di Foligno va avanti sulla strada imboccata lo scorso mese di settembre sul fronte dell’accattonaggio. Con una nuova ordinanza, infatti, il sindaco Stefano Zuccarini ha prorogato per altri quattro mesi le disposizioni che vietano qualsiasi forma di elemosina “con modalità minacciose, ostinate e insistenti, moleste”. “Sebbene si registrano risultati particolarmente positivi in ordine all’adozione dei precedenti provvedimenti sindacali, che hanno consentito una più efficace attività di controllo e di contenimento – si legge nel documento -, il fenomeno è ancora presente in città e pertanto si rende necessario procedere con l’adozione di un ulteriore provvedimento”.

Il riferimento è, in particolare, a quello che nell’ordinanza viene definito “ordine di allontanamento” che lo scorso mese di ottobre aveva interessato cinque senzatetto. Ossia il primo caso di “Daspo urbano” che si era registrato in città e che aveva di fatto spaccato in due la comunità tra i sostenitori della misura e i contrari. Da qui, dunque, la decisione dell’amministrazione Zuccarini a proseguire sulla scia di quanto già fatto lo scorso mese di settembre, quando – lo ricordiamo – era stata adottata un’ordinanza per così dire “rafforzata” rispetto al documento che era stato firmato a suo tempo dal sindaco Nando Mismetti. Sì, perché nel prevedere misure “contingibili ed urgenti” in materia di tutela della vivibilità urbana e della sicurezza della città, l’amministrazione Zuccarini si era rifatta anche al “Decreto Sicurezza” voluto da Matteo Salvini durante il suo incarico a capo del Ministero dell’Interno.

Anche in questo caso, immediata l’entrata in vigore dell’ordinanza che si protrarrà, come detto, per i prossimi 120 giorni. Il tempo – è ribadito anche questa volta – di adattare il regolamento di polizia urbana. Fino ad allora, quindi, assoluto divieto di bivacco o utilizzo improprio di beni pubblici come fontane, panchine e arredo urbano. No al consumo in abuso di bevande alcoliche, all’espletamento di bisogni fisiologici a cielo aperto, all’occupazione del suolo, all’intralcio per il libero transito e alla molestia ai cittadini. Misure a cui si aggiunge l’accattonaggio non solo in forma molesta, ma anche servendosi di animali, minori e anziani o simulando delle disabilità. Pena non solo l’allontanamento dalla città ma anche l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria tra i 40 e i 500 euro. 

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