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Giorno del ricordo, a Foligno una nuova targa: “Le vittime non hanno colore”

Pubblicato il 10 Febbraio 2020 15:54 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:06

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Una mozione per togliere la medaglia della Repubblica italiana al maresciallo Tito. La proposta parte da Foligno, dove l’amministrazione comunale lancia l’iniziativa per “eliminare la vergogna – ha detto il sindaco Stefano Zuccarini – di un conferimento concesso ad un dittatore comunista”. E’ per questo motivo che il primo cittadino spera che l’atto venga condiviso dai capigruppo dell’opposizione, “perché – ha ricordato il sindaco – le morti non hanno colore, così come le vittime che non sono né di destra né di sinistra”. La volontà del Comune di Foligno è stata annunciata nel corso delle celebrazioni in occasione del Giorno del ricordo. Una ricorrenza voluta nel 2004 dall’allora governo Berlusconi e che ha come obiettivo quello di tenere viva la memoria dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata da quelle terre. Da diversi anni, grazie all’impegno dell’ex consigliere comunale Claudio Cecconi, anche a Foligno esiste una via che ricorda l’eccidio, dove è presente anche una stele commemorativa. Da oggi, a quel monumento in pietra farà compagnia anche una nuova targa, realizzata dagli studenti dell’Istituto professionale “Orfini” di Foligno. Nel corso della cerimonia sono state apposte tre differenti corone d’alloro. Successivamente ha preso la parola Pierfrancesco Pinna, che in quelle terre aveva i suoi nonni, pescatori ed agricoltori. “Oltre alle morti per mano dei partigiani jugoslavi – ha detto Pinna nel suo intervento -, le persone che sono state costrette all’esodo in Italia sono state trattate peggio degli slavi. La violenza non è mai giustificata in nessuna maniera. Sono stati momenti terribili per tutta Italia, ricordo i miei parenti privi di sorriso dopo aver vissuto una tragedia immane”. Dopo la testimonianza di Pinna, il sindaco Zuccarini ha ricordato l’iter che ha portato all’istituzione del Giorno del ricordo, “un’operazione di verità storica rispetto al massacro degli italiani da parte del regime comunista del maresciallo Tito, che ha fatto un’operazione di pulizia etnica, in collaborazione con la Brigata Garibaldi, favorevole all’avvento del comunismo in Italia”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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