Crescono le donazioni di sangue a Trevi. Diversamente da quanto accade in altri comuni dell’Umbria, infatti, la città guidata dal sindaco Bernardino Sperandio regge bene. A dirlo sono i numeri fatti registrare nel 2019. Lo scorso anno, infatti, si è avuto un incremento del 25 per cento. Rispetto al 2018, dunque, si è passati da 430 donazioni a 537, di fatto 107 in più. Dati che fanno sorridere la presidente della sezione cittadina dell’Avis, Angelica Brunetti.
“In un contesto umbro in cui le donazioni continuano purtroppo a calare – ha commentato a questo proposito – siamo fieri del lavoro di sensibilizzazione che noi volontari stiamo svolgendo sul territorio e della risposta che stiamo ricevendo dalla cittadinanza, che si mostra sempre più attenta e consapevole dell’importanza della donazione di sangue e plasma”. Ad essere passate al setaccio scuole, i Terzieri e le frazioni del Comune. Un lavoro certosino che è valso all’Avis trevana numeri da record e, come detto, in controtendenza con l’andamento generale.
Ed anche in virtù del buon risultato ottenuto nel corso dell’anno passato, il direttivo dell’Avis è pronto a fare ancora di più ed ancora meglio. “L’obiettivo – sottolinea la presidente Brunetti – è quello di lavorare all’incremento delle plasmaferesi, ossia le donazioni di plasma”. delle 537 donazioni del 2019, infatti, 465 sono state di sangue intero, mentre solo 72 quelle di plasma. “Il plasma – sottolinea al riguardo Angelica Brunetti è un componente fondamentale del sangue che viene utilizzato per produrre farmaci salvavita, per cui sarebbe auspicabile fare di meglio. Ed è su questo – ha concluso – che ci impegneremo”.
Guardando a quella che è la realtà trevana, la sezione Avis conta ad oggi di 302 donatori, 57 quelli che si sono iscritti nel 2019 con una media di 1,8 donazioni annue a socio.