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Coronavirus, vertice in Prefettura: sul tavolo i possibili scenari da affrontare

Pubblicato il 25 Febbraio 2020 11:51 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:03

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Resta alta l’attenzione in Umbria sul fronte Coronavirus. Nonostante nel Cuore verde d’Italia non si sia registrato ad oggi alcun caso di contagio, si continua a lavorare per predisporre tutte le misure necessarie ad affrontare un’eventuale emergenza. Lo si è fatto anche nel pomeriggio di lunedì, quando la sede della prefettura di Perugia, in piazza Italia, ha ospitato la riunione del Comitato regionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto, Claudio Sgaraglia. Presenti all’incontro le autorità istituzionali, a cominciare dalla governatrice Donatella Tesei, e quelle militari.

Sul tavolo i vari scenari operativi da mettere in atto nel caso si verificassero delle criticità. E proprio a questo proposito è stata disposta la costituzione in Prefettura del Centro coordinamento soccorsi “al fine di attuare nel territorio della provincia di Perugia – è stato spiegato nel corso del vertice -, con la massima tempestività ed in stretto raccordo funzionale con il Centro operativo regionale di Foligno, le conseguenti predisposizioni e misure connesse a fronteggiare una situazione di emergenza, monitorandone costantemente l’esecuzione”. Potenziate, poi, tutte le misure e le procedure precauzionali, preventive e organizzative, così da poter intervenire in maniera tempestiva in caso di necessità. Ulteriori indicazioni su come occorrerà muoversi nei prossimi giorni dovrebbero arrivare nelle prossime ore, a seguito cioè dell’incontro in videoconferenza del premier Giuseppe Conte con i presidenti delle Regioni.

Tornando all’incontro di ieri, ribadita l’importanza della disposizione contenuta nell’articolo 2 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 23 febbraio scorso che prevede che tutti gli individui che ” dal primo febbraio scorso sono transitati ed hanno sostato nei Comuni indicati nell’allegato delle stesso decreto (Nella Regione Lombardia – Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei passerini – Nella Regione Veneto – Vò) sono obbligati a comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell’adozione di ogni misura necessaria, compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”.

Così come accaduto nel caso del gruppo di 80 ternani, per i quali è scattato l’isolamento a scopo preventivo dopo il loro ritorno da Bergamo, dove avevano visitato il centro sportivo di Zingonia. Il provvedimento di isolamento è stato attivato dall’Usl Umbria 2 dopo che, nella serata di domenica, la stessa polisportiva dilettantistica aveva comunicato l’uscita nel Bergamasco. L’isolamento, secondo quanto si apprende, si protrarrà fino a quando non saranno completate le indagini epidemiologiche sugli 80 componenti del gruppo e sui loro contatti. Come detto, si tratta solo di una misura preventiva dal momento che nessun membro del gruppo ternano presenta alcun sintomo.

Intanto al Santa Maria della Misericordia di Perugia è stato effettuato anche il secondo tampone sulla turista che si trovava in vacanza ad Assisi. Secondo quanto reso noto dalla direzione sanitario della Regione Umbria anche in questo caso il test ha dato esito negativo. Ad oggi, dunque, nessun caso di Coronavirus si è registrato nel Cuore verde d’Italia, mentre sale il numero di contagiati nel nord dell’Italia.

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