Il coronavirus ha portato con sé un inizio di primavera decisamente insolito. Tra divieti, obblighi e prescrizioni, in molti da settimane passano le giornate all’interno della propria abitazione, con i giorni che sembrano essere tutti uguali. Il tempo però sta scorrendo e, dopo aver salutato l’arrivo di una nuova stagione, ora è arrivato anche il tempo del cambio d’orario.
Lancette in avanti di sessanta minuti tra sabato 28 e domenica 29 marzo. Alle due di notte infatti, dovremmo spostare i nostri orologi avanti di un’ora, passando direttamente alle tre e perdendo così un’ora di sonno.
Professori ed esperti stimano che questo cambio comporterà disturbi per milioni di persone. Uno studio dell’Università “Sapienza” di Roma, ha evidenziato che circa il 15% degli italiani soffriranno emotivamente e fisicamente questo speciale “jet lag”. Affaticamento e difficoltà di concentrazione potrebbero essere alcuni dei disturbi. Una soluzione potrebbe essere quella di andare a letto un po’ prima, insieme a pasti leggeri. Chissà se questi studi effettuati non in tempo di coronavirus varranno anche oggi che tante abitudini sono cambiate.
L’istituzione dell’ora legale permette un risparmio energetico grazie alla minore utilizzazione dell’elettricità, sfruttando maggiormente le ore di luce naturale.