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Emergenza coronavirus, a Foligno patto di sangue tra Avis, Al Islamiya e Cidis

Pubblicato il 19 Aprile 2020 10:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:51

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Uniti si vince. Un motto che caratterizza oramai da sei anni la sinergia tra l’Avis di Foligno e Al Islamiya. Un patto di amicizia che, dal 2014, ha portato l’associazione che rappresenta la comunità islamica cittadina a donare frequentemente e costantemente il sangue. Dalla giornata di sabato 18 aprile questa alleanza si è ampliata, visto che ad aderire alle donazioni di sangue si è aggiunto anche Cidis Onlus, che da oltre trenta anni si occupa di inclusione sociale, di promozione di una cultura dell’accoglienza e opera attivamente nel costruire azioni volte all’integrazione. Così, sabato mattina al Centro immunotrasfusionale del “San Giovanni Battista” si sono presentate ventotto persone (compresi tre nuovi iscritti) per donare il sangue, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Obiettivo dichiarato è ovviamente quello di rispondere all’emergenza Covid-19, che ha portato ad una flessione della raccolta di sangue, vista la preoccupazione di qualche donatore nel recarsi in ospedale. Quella di Al Islamiya, Avis e Cidis è un’iniziativa sicuramente diversa da tutte le altre. Queste tre realtà, con diverse matrici culturali, si sono infatti incontrate per progettare e condividere un percorso comune per affrontare insieme questa sfida. Cidis Onlus e Al Islamiya si conoscono comunque da tempo, per aver realizzato insieme alcuni corsi e laboratori. Tornando ad Al Islamiya, dall’inizio dell’emergenza coronavirus quella di sabato è stata la seconda maxi-donazione fatta dall’associazione con sede a Foligno. Ogni anno, la comunità islamica cittadina è protagonista di 140 donazioni e ha da poco messo in campo un progetto che guarda oltre i confini territoriali. 

FOLIGNO COME MODELLO – Al Islamiya e l’Avis di Foligno hanno allargato a livello regionale il progetto cittadino di collaborazione. Così, in ogni territorio i rappresentanti delle comunità islamiche stanno collaborando con le locali sezioni dell’Avis. Grazie anche al coinvolgimento della Federazione islamica dell’Umbria, sono già diverse le città che hanno aderito: da Castiglione del Lago a Corciano, passando per Umbertide e Marsciano. In questi luoghi sono state già diverse le donazioni di sangue, alle quali a breve si aggiungeranno anche quelle di Terni e Gubbio. “L’auspicio – spiega Hicham Ouahib, vicepresidente di Al Islamiya e mediatore culturale – è quello di creare un patto per la vita, ovvero che duri per sempre e che possa, appunto, salvare vite. Abbiamo avuto anche dei contatti col presidente regionale dell’Avis e, finita l’emergenza, ci incontreremo per creare un rapporto strutturato e duraturo tra le varie Avis dell’Umbria e la Federazione islamica”. Oltre alle donazioni di sangue, le realtà islamiche dell’Umbria in questo periodo di emergenza hanno realizzato altre collaborazioni con la protezione civile, donando anche contributi economici e pacchi spesa.

 

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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