Sì agli spostamenti per lo svolgimento di attività forestali in forma amatoriale. Lo stabilisce l’ultima ordinanza firmata dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nella mattinata di giovedì 23 aprile. In piena emergenza Covid-19, il documento consente il taglio dei boschi destinato alla produzione di legna per l’autoconsumo familiare. Pratica che, ordinanza alla mano, rientra a tutti gli effetti “nelle situazioni di necessità di assoluta urgenza”.
Secondo quanto specificato dall’Ente di palazzo Donini, infatti, “il mancato svolgimento in questo periodo dell’anno di alcune pratiche forestali indifferibili può compromettere la produzione, oltre a poter determinare ricadute negative di carattere generale in termini di rischio idrogeologico e rischio di incendi boschivi, entrambi fortemente correlati alla corretta gestione dei terreni forestali”.
Possibile, quindi, per i cittadini spostarsi “all’interno del proprio comune o verso il comune limitrofo per lo svolgimento in forma amatoriale del taglio del bosco per ricavare legna da ardere per il proprio nucleo familiare” purché si rispettino le disposizioni previste dal Dpcm del 10 aprile scorso e tutte le norme di sicurezza. Necessario, dunque, rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro in tutte le fasi dell’attività e l’utilizzo di mascherine (chirurgiche o FFP2 o FFP3). Evitare l’uso promiscuo di attrezzature, utilizzare soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani e gli appositi guanti.
Ed ancora, lo spostamento può avvenire solo una volta al giorno e per un massimo di due persone a famiglia. Infine, il completamento degli interventi di taglio dei boschi posti ad una quota compresa fra cinquecento e mille metri di altitudine è consentito fino al 29 aprile, fermo restando la data del 7 maggio per il taglio dei boschi posti ad una quota superiore a mille metri di altitudine ed i termini stabiliti per le successive attività di esbosco del materiale legnoso.