Mascherine, guanti e copri scarpe da smaltire. Si susseguono in queste settimane le richieste di informazioni sul corretto conferimento dei dispositivi di protezione da parte delle aziende dopo l’utilizzo dei dipendenti. Accade anche a Trevi, dove a rispondere è stata la stessa amministrazione che ha così illustrato la nota diramata dalla Regione Umbria.
E così, per le aziende che già prima dell’emergenza utilizzavano i dispositivi di protezione, in virtù del loro specifico processo produttivo, la modalità di smaltimento rimane sempre la stessa indipendentemente dal Covid-19. Nel caso di aziende chiamate ad utilizzare mascherine, guanti o copri scarpe data la situazione emergenziale attuale, trattandosi sempre di rifiuti prodotti nello svolgimento dell’attività produttiva, gli stessi saranno comunque speciali o assimilati ai rifiuti urbani e quindi urbani. “Questi rifiuti, laddove assimilati a quelli urbani -ha commentato l’assessore alle politiche ambientali del Comune trevano, Dalila Stemperini – debbono essere gettati nel contenitore dell’indifferenziato. Mentre i rifiuti prodotti da coloro che non risultano positivi al Covid-19, che non risiedono con gli stessi o che non sono in quarantena obbligatoria o fiduciaria continuano normalmente con la raccolta differenziata”.
Dall’assessore Stemperini anche un appello ai cittadini alla collaborazione sul fronte della sicurezza sanitaria di tutti. Il riferimento è, in questo caso, al malcostume riscontrato in diverse occasioni in queste settimane che ha visto l’abbandono di guanti e mascherine per strada, soprattutto nei parcheggi dei supermercati. L’invito, dunque, è ad utilizzare gli appositi cestini dei rifiuti o, laddove non ci fossero, a riportare i dispositivi di protezione nelle proprie abitazioni e smaltirli nel proprio secchio dell’indifferenziato”.