“Non ci sono attualmente le condizioni per rispettare un protocollo che permetta alle competizioni della Lega Nazionale Dilettanti di riprendere”. Parole che suonano come la definitiva pietra tombale sulle speranze che il Foligno possa tornare in campo per concludere la stagione. A pronunciarle, e poi a postarle sul proprio profilo Facebook, è stato il presidente della Lega Dilettanti Cosimo Sibilia.
Proprio il numero uno del calcio dilettantistico era stato tra i più possibilisti sulla ripresa dei campionati. Almeno fino a quando gli eventi e il perdurare della pandemia non hanno reso tutto più complicato. I tempi dilatati e soprattutto controlli medici inattuabili in queste categorie hanno allontanato sempre più una ripartenza. “Aspettiamo un ulteriore documento, così come un contributo dal Governo verso il nostro sistema, che conta al suo interno un milione di tesserati. Il pericolo che il calcio dei dilettanti non riparta come dovrebbe è concreto, mettendo a rischio tanti giovani e tante società: ci appelliamo al Governo affinché ci possa stare vicino e darci la possibilità di ricominciare, ma solo con la sicurezza dal punto di vista sanitario” ha concluso Sibilia. Dal Governo, in vista della così detta fase due, è arrivata solo una limitata apertura per gli allenamenti dopo il 4 maggio riferita allo sport professionistico. Solo ipotizzare che qualcosa possa cambiare da qui al consiglio federale del 4 maggio appare pura fantasia. Piuttosto queste dichiarazioni appaiono come l’ovvia resa a un’emergenza che il mondo dei dilettanti non potrebbe gestire in autonomia.