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Centri estetici, da Foligno lettera aperta a Conte: “Fateci riaprire o rischio abusivismo e chiusure”

Pubblicato il 4 Maggio 2020 09:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:48

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La doccia fredda è arrivata con il Dpcm del 26 aprile che, di fatto, ha rimandato a giugno la riapertura dei centri estetici (con qualche “possibile” eccezione regionale dovuta a specifici protocolli d’intesa e che comunque dovranno ancora essere valutate). Per questo negli ultimi giorni sono arrivati appelli da più parti per rivedere le modalità di ripartenza di un settore molto vitale nel tessuto socio-economico del Paese. 

La Cna, ad esempio, parla di “sconcerto e rabbia per quella che rappresenta una condanna a morte per l’intero settore”. Un settore che Italia conta 135mila imprese e oltre 260mila addetti e che – ribadiscono da Cna – partecipa in maniera determinante all’economia italiana, oltre a essere essenziale per garantire il benessere della popolazione: “Chiediamo che acconciatori ed estetiste possano riprendere a breve la loro attività.  Il comparto, a tutela di clienti e dipendenti, può già offrire tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie”. Sulla questione è intervenuto anche il Codacons, chiedendo di rimuovere la discriminazione sulle riaperture che avrebbe operato il Governo. 

Ci sono poi le testimonianze dirette, come quella di Anna Laurenti, estetista folignate che, con una lettera aperta, si è rivolta direttamente al presidente Giuseppe Conte a nome di tutte le attività cittadine duramente colpite dall’emergenza. 
“Sono un’artigiana che crea lavoro, produce benessere e rispetta le regole. Una professionista che, con disciplina e rigore, mette la sicurezza sopra ogni altra cosa – scrive Laurenti -. Capisco che gestire un intero Paese con le diverse richieste e pretese, sia estremamente impegnativo, ma noi sappiamo offrire sicurezza e garantire a chi si affida a noi le migliori condizioni possibili”.

Nella lettera Anna Laurenti mette in fila un lungo elenco di attività e accorgimenti relativi alla sanificazione e alla sicurezza che “accomunano le mie tante colleghe che mi hanno scritto in questi giorni”. Nei centri estetici vengono seguite tutte le normative igienico sanitarie, si utilizza la massima diligenza con i migliori ausili a disposizione. “Nel mio centro, l’igiene e la sicurezza sono ai massimi livelli, perché utilizziamo gli standard evoluti, suggeriti da esperti qualificati”, scrive Laurenti che poi elenca tutte le attività di igienizzazione, sanificazione e sterilizzazione di ambienti e strumenti. “Presidente Conte, il suo decreto mette in grave pericolo il nostro settore e induce al lavoro nero e all’abusivismo – continua Laurenti – cui tanti ricorreranno con implicazioni gravissime e rischiose per la salute pubblica. Io voglio evitare di diventare un’abusiva, non voglio lavorare in nero, non voglio evadere il fisco perché sono un’imprenditrice che dà lavoro”. La lettera aperta si chiude con un invito al presidente Giuseppe Conte a venire nel centro estetico folignate della Laurenti: “venga a vedere il livello di sicurezza che offriamo, capirà che siamo una delle categorie più rispettose delle norme igienico-sanitarie”.

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