Chiusure vere e proprie al momento non sembrano essercene state, ma la situazione continua ad essere precaria e per ripartire le aziende necessitano, in prima battuta, di liquidità. È il quadro delineato nel Folignate dal presidente della sezione territoriale di Confindustria, Paolo Bazzica. Per il numero uno dell’associazione degli industriali, infatti, la parola d’ordine di questo particolare momento storico è proprio “liquidità”. “Non tanto o comunque non solo per far fronte a spese immediate – ha spiegato – ma anche e soprattutto per avere la libertà mentale di poter in qualche modo gestire quello che può essere lo sviluppo e l’innovazione della propria attività”.
Il problema principale, infatti, nelle settimane che hanno seguito il lockdown dovuto al Covid-19 è stato ripartire. “Al momento – ha proseguito il presidente Bazzica – non mi risultano ci siano state chiusure nel territorio, ma c’è chi è ripartito con qualche giorno di ritardo”. Ci sono stati dei settori infatti che, più di altri, sono tornati operativi con difficoltà. “È accaduto soprattutto a quelle attività – ha commentato il numero uno degli industriali folignati – che non hanno un prodotto proprio, ma che sono legate ad altre aziende”.
Ed una volta avviata la ripartenza, si guarda al futuro. “Veniamo da due mesi particolarmente brutti – ha detto Paolo Bazzica – ed ogni imprenditore sa che dovrà recuperare i giorni persi. Probabilmente lo faremo ad agosto, quando cercheremo di guadagnare terreno sulle giornate in cui siamo stati costretti a rimanere chiusi. Prima, però, ci dobbiamo arrivare a quel periodo”. L’appello, dunque, è alle istituzioni regionali e nazionali affinché dimostrino concretamente supporto e sostegno alle aziende. “Se vogliamo che l’economia riparta – ha concluso Paolo Bazzica – servono soldi”.