È stato beccato dagli agenti del commissariato di Foligno con un involucro contenente 5 grammi di cocaina nascosto nella cintola dei pantaloni e con altri 13 grammi occultati negli slip. È così che sono iniziati i guai per un 38enne di origini albanesi, finito in manette lo scorso sabato. L’operazione, denominata “Sesto senso” e coordinata dal vicequestore Bruno Antonini, ha interessato la periferia folignate, dove l’uomo risiedeva. In Italia da parecchio tempo e con un permesso di soggiorno regolare, il 38enne era considerato un insospettabile. Fatta eccezione per un piccolo precedente nel 2011 legato sempre a questioni di stupefacenti, infatti, a carico dell’uomo non risultavano altri reati. Impiegato nel settore dell’edilizia, era stato messo in cassa integrazione con l’emergenza Coronavirus.
A lui i poliziotti sono arrivati dopo un’attività di indagine scattata a seguito di diverse segnalazioni fatte dagli abitanti della zona su un sospetto andirivieni di persone, soprattutto durante le ore notturne. Che ci fosse qualcosa di strano in quell’area, però, lo avevano notato anche gli uomini del vicequestore Antonini che, durante l’attività di pattugliamento del territorio, avevano notato movimenti insoliti. È così che è scattato il blitz, nel corso del quale sono stati impiegati anche due cani antidroga della questura di Ancona: Edox ed Ermes, rispettivamente pastore tedesco e belga.
I poliziotti, come detto, sono entrati in azione nella mattinata di sabato 6 giugno, appostandosi sotto l’abitazione del sospettato, un piccolo condominio. Da lì hanno seguito passo passo i suoi movimenti. Intorno a metà mattinata l’uomo si è affacciato alla finestra scambiandosi dei cenni con una persona. Poco dopo, con fare disinvolto, è uscito di casa ed ha raggiunto un bar dove ha preso un caffè per poi fare ritorno nella propria abitazione. È quindi seguita una seconda uscita, nel corso della quale, infilando una mano in tasca, si è avvicinato ad un’altra persona.
È a quel punto che è scattato il blitz. Il 38enne ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato. Sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso, come detto, della droga. Ritrovamento che ha spinto i poliziotti a fare controlli più approfonditi: prima nella sua vecchia abitazione, nella zona di Pontecentesimo, dove però non è stato rinvenuto nulla, poi in quella attuale. Anche in questo caso, però, all’interno dell’appartamento non è stato trovato nulla. Solo una volta tornati sul pianerottolo i due cani hanno iniziato ad arrampicarsi sul muro in corrispondenza di una botola.
A quel punto è scattata la perquisizione della soffitta, di cui aveva l’uso esclusivo. Lì, dietro un muretto, sono stati rinvenuti un primo involucro contenente un chilo di droga, un secondo contenitore con 300 grammi e cinque dosi uguali a quelle che gli erano state trovate indosso. Rinvenuto anche un bilancino di precisione e 3.500 euro. Tutto il materiale è stato sequestrato, compreso il denaro, considerato provento dell’attività di spaccio. La droga, di buona qualità, avrebbe potuto fruttare tra i 250mila e i 500mila euro. Arrestato, il 38enne è stato portato nel carcere di Maiano. Intanto proseguono le indagini, coordinate dal pm Manuela Petrini, per capire il ruolo dell’uomo e il contesto in cui operava.