6.6 C
Foligno
domenica, Novembre 23, 2025
HomeAttualitàFoligno, protesta all’ospedale: “La salute non è merce”

Foligno, protesta all’ospedale: “La salute non è merce”

Pubblicato il 15 Giugno 2020 14:57 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:39

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno riapre al culto la chiesa del monastero di Santa Caterina

L’appuntamento è in calendario per la solennità del 25 novembre prossimo. Per l’occasione verrà riposizionato anche il venerabile crocifisso della Madre Paola

Apicoltura, l’allarme di Naturalmiele: “Gli alveari in Umbria stanno morendo”

Il punto in occasione del Forum ospitato all’interno dell’edizione 2025 di Mielinumbria a Foligno. Beniamino Romildo: “Ad incidere sia i cambiamenti climatici che le attività umane sull’ambiente”

Anche l’Editoriale Campi tra le imprese storiche premiate dalla Camera di Commercio

Insieme ad altre 35 realtà umbre, all'editore del celebre calendario Barbanera è stato consegnato un riconoscimento dall’ente camerale in occasione del suo 190esimo anniversario

“Tesei e Zuccarini la salute non è merce”. È all’insegna di questo slogan che nel pomeriggio di sabato 13 marzo lo spiazzo antistante l’ingresso dell’ospedale di Foligno ha fatto da sfondo alla manifestazione indetta da Foligno in Comune, che ha visto la partecipazione di cittadini e di tutto il centrosinistra locale, compresi alcuni esponenti regionali. Su tutti i consiglieri Donatella Porzi e Tommaso Bori, che hanno deciso di raggiungere il San Giovanni Battista per unirsi al coro di proteste con il quale è stato chiesto il ritorno alla piena funzionalità dell’ospedale cittadino. Piena funzionalità che, secondo quanto reso noto negli scorsi giorni dall’assessore regionale alla salute Luca Coletto, dovrebbe avvenire a partire dal prossimo 22 giugno. “Malgrado gli annunci il servizio sanitario pubblico locale non sta ripartendo” hanno spiegato da Foligno in Comune anticipando i motivi della manifestazione e sottolineando come i cittadini, non solo della città della Quintana ma anche dei Comuni del circondario, siano “costretti a rivolgersi ai privati”. “Per noi – hanno quindi ribadito – la salute viene prima di tutto”. Da qui la richiesta di un servizio sanitario pubblico universale, ben finanziato e distribuito in maniera capillare su tutto il territorio ed un potenziamento dei presidi di base e delle capacità preventive. 

Articoli correlati