16 C
Foligno
sabato, Ottobre 4, 2025
HomeAttualitàFoligno, protesta all’ospedale: “La salute non è merce”

Foligno, protesta all’ospedale: “La salute non è merce”

Pubblicato il 15 Giugno 2020 14:57 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:39

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

L’Orvietana rinasce e affonda il Foligno, al “Muzi” finisce 3-1

I Falchetti dominano il gioco ma sprecano troppo e vengono messi al tappeto da una squadra pragmatica, che in casa conquista così i tre punti

San Francesco, nel giorno della festa annunciata l’ostensione delle spoglie

Ad Assisi, per i festeggiamenti del Patrono d'Italia, presente anche la premier Giorgia Meloni: "Lo celebriamo perché abbiamo bisogno di lui!". Quest'anno l'olio è stato donato dall'Abruzzo

Preso a Foligno desitinatario di mandato di arresto europeo

Ad arrestare un 41enne straniero sono stati gli agenti del locale commissariato: l'uomo dovrà scontare una pena di due anni e cinque mesi di carcere

“Tesei e Zuccarini la salute non è merce”. È all’insegna di questo slogan che nel pomeriggio di sabato 13 marzo lo spiazzo antistante l’ingresso dell’ospedale di Foligno ha fatto da sfondo alla manifestazione indetta da Foligno in Comune, che ha visto la partecipazione di cittadini e di tutto il centrosinistra locale, compresi alcuni esponenti regionali. Su tutti i consiglieri Donatella Porzi e Tommaso Bori, che hanno deciso di raggiungere il San Giovanni Battista per unirsi al coro di proteste con il quale è stato chiesto il ritorno alla piena funzionalità dell’ospedale cittadino. Piena funzionalità che, secondo quanto reso noto negli scorsi giorni dall’assessore regionale alla salute Luca Coletto, dovrebbe avvenire a partire dal prossimo 22 giugno. “Malgrado gli annunci il servizio sanitario pubblico locale non sta ripartendo” hanno spiegato da Foligno in Comune anticipando i motivi della manifestazione e sottolineando come i cittadini, non solo della città della Quintana ma anche dei Comuni del circondario, siano “costretti a rivolgersi ai privati”. “Per noi – hanno quindi ribadito – la salute viene prima di tutto”. Da qui la richiesta di un servizio sanitario pubblico universale, ben finanziato e distribuito in maniera capillare su tutto il territorio ed un potenziamento dei presidi di base e delle capacità preventive. 

Articoli correlati