Stanziamenti per oltre 5 milioni di euro. È quanto destinato dalle Fondazioni di origine bancaria dell’Umbria su tutto il territorio regionale per fronteggiare l’emergenza Covid-19. In prima fila, dunque, le Fondazioni di Città di Castello, Foligno, Orvieto, Perugia, Spoleto e Terni e Narni che, in coerenza alla mission istituzionale, si sono tempestivamente mobilitate per supportare i loro rispettivi territori e comunità, affiancando le istituzioni locali e regionali, le Usl e le locali Caritas. Tre i filoni d’azione: sanità, ricerca scientifica e terzo settore.
Ed è proprio sul fronte sanitario che si sono concentrati i primi consistenti interventi, che hanno riguardato nello specifico l’acquisto di strumentazioni per le strutture ospedaliere territoriali con l’obiettivo di potenziare i reparti di terapia intensiva e rianimazione, oltre che le dotazioni di dispositivi di protezione individuale per il personale medico sanitario. Per quanto riguarda, invece, il capitolo della ricerca scientifica, le risorse stanziate sono andate a finanziare test e assegni di ricerca per lo sviluppo di farmaci innovativi in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia.
Parallelamente all’emergenza sanitaria, particolare attenzione è stata data anche all’emergenza sociale ed economica. In quest’ottica si è lavorato per tutelare le fasce più deboli della comunità. In campo, dunque, con interventi mirati a sostenere le organizzazioni non-profit territoriali impegnate in prima linea nell’erogazione di servizi alla persona. Tra le azioni intraprese a questo proposito, si segnalano le risorse stanziate per attivare bandi straordinari in materia di welfare e fondi di solidarietà.
Infine, l’adesione al progetto nazionale “Prestito sollievo”, promosso da Acri e che vede la collaborazione di Intesa Sanpaolo. In questo caso, l’intervento delle Fondazioni bancarie umbre ha visto lo stanziamento di risorse per l’istituzione di un Fondo rotativo dedicato al terzo settore che permetterà a tutto il mondo dell’associazionismo impegnato nell’ambito del volontariato e in presenza di precisi requisiti di ottenere prestiti agevolati a fronte di progettualità ricalibrate rispetto agli scenari e priorità mutate.
“La finalità – spiegano i promotori – è quella di affiancare queste organizzazioni che alimentano la coesione sociale dei nostri territori e che con grandi difficoltà sono impegnate in servizi di cura e assistenza dei soggetti più deboli”.