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Il “backfire effect”, ovvero l’incubo dei complottisti

Pubblicato il 5 Luglio 2020 09:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:35

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Siamo il paese dove le bufale hanno un terreno cosi fertile da essere legittimate ai più alti livelli, e cosi credibili da scatenare rivolte in nome del nulla.

L’espressioneBackfire Effect (effetto controproducente) è stata coniata dai due scienziati politologi, Brendan Nyhan dell’università del Michigan, e Jason Reifler della Georgia State University di Atlanta, essi hanno condotto degli studi, in cui si chiedeva ad alcune persone di leggere dei giornali contenenti notizie false, postate da alcuni politici molto noti nel web, dopo di che ad alcuni di questi lettori (scelti a caso), è stata fornita la versione dell’articolo rettificata senza la bufala.

Il risultato è stato sorprendente, la presa visione dell’articolo contenente “la verità” non solo non eliminava il dubbio, ma addirittura faceva nascere la convinzione che era in atto un fantomatico complotto contro la “loro” verità, rafforzando di fatto la menzogna stessa.

Il terreno dove ilbackfire effectha dimostrato perfettamente la sua pericolosità, è nel campo dei vaccini, con il suo condottiero Andrew Wakefield, medico inglese che teorizzò il sedicente legame “vaccini-autismo”, e che pur essendo stato riconosciuto da tutta la comunità scientifica mondiale come un truffatore e radiato nel 2010 dall’albo dei medici del Regno Unito, come tutti i grandi truffatori ha ovviamente ancora un vasto seguito pronto a prendere le sue difese sventolando il complotto delle case farmaceutiche pur di dimostrare a tutti i costi rischi inesistenti dei vaccini, o esacerbando palesemente quelli esistenti.

Un attuale esempio di Bacfire Effect italico, lo ritroviamo in molte dichiarazioni di politici italiani,

alcuni hanno fatto campagne elettorali, con conseguenti ascese politiche, su imprecisioni e disinformazioni fatte ad hoc.

Basti pensare che negli ultimi anni ciò che ha pagato di più in termini elettorali è stata la propaganda della paura, dell’insicurezza, e dell’immigrato, e ad oggi per tanti rimane ancora il cavallo di battaglia per infuocare le piazze e distrarre le folle, ma quelle folle dovrebbero anche sapere che, ad esempio nel 2019 in Italia i reati in generale sono scesi del 9,2%, (fonte Ministero dell’Interno), eppure anche fornendo informazioni inequivocabili, fattuali e palesemente verificabili, su moltissime persone, si ha l’effetto di rendere le notizie false ancora più inespugnabili dalla loro mente.

Ma perché accade tutto questo?

Le persone che sono state precedentemente “disinformate”, non cambiano idea neanche se viene dimostrato palesemente e scientificamente che la loro teoria era sbagliata. Anzi, più tentate di parlare con loro dimostrandogli i fatti, più loro si attaccano alla loro teoria gridando subito al complotto, in pratica è come tentare di spegnere un incendio con la benzina.

Potremmo parlare di tantissimi argomenti dove “l’effetto controproducente” si pone in essere, partendo dalle antenne 5G, passando al microchip di Bill Gates, e concludendo con i negazionisti del Covid-19.

Se i nostri politici hanno a cuore la democrazia del nostro paese, dovrebbero fermarsi subito, dovrebbero smettere di rincorrere la politica dove l’importante è attaccare, denigrare e insultare, dove per reperire facili consensi basta urlare al lupo al lupo.

Anche se ilbackfire effect potrebbe sembrare qualcosa di oramai radicato nella nostra società, le parole di Matthew Inman, ci possono dare una speranza… “imparando ad ascoltare possiamo cambiare”.

Se questa soluzione non verrà messa in campo il risultato è già scritto, a breve la disperazione per la crisi economica si feconderà con la paura che questi “pupari” stanno seminando, e questo travolgerà l’incompetenza, oramai palese, di chi oggi al comando lavora solo per mantenere i propri privilegi, tralasciando la morale e gli scopi per cui è stato eletto.

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