In aula una mozione, in piazza ci sono invece bandiere e megafono. Così il centrosinistra di Foligno e la Spi-Cgil si mobilitano in favore dell’ospedale cittadino, chiedendo la piena ripresa della sua funzionalità ed il successivo potenziamento. Una cinquantina le persone che giovedì pomeriggio si sono ritrovate in piazza della Repubblica per protestare contro una ripartenza, quella del “San Giovanni Battista”, non ancora completata. E mentre sotto il palazzo si leggevano le motivazioni del sit-in – insieme ad alcune testimonianze dirette – nella sala del consiglio comunale gli esponenti della minoranza presentavano una mozione a sostegno dell’ospedale.Tra gli altri, presenti in piazza della Repubblica anche il parlamentare di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, gli ex sindaci Marini e Mismetti ed il consigliere regionale del Pd, Donatella Porzi. “Non vogliamo fare polemica e non recriminiamo per le scelte operate in fase di emergenza Covid, andiamo oltre – dicono in piazza i rappresentanti del centrosinistra -. Ci interessa la ripresa immediata della piena funzionalità e ci preoccupiamo delle prospettive future dell’ospedale di Foligno e della sanità pubblica in Umbria”. Per Foligno in Comune, Foligno 20/30, Patto x Foligno e Partito Democratico, solamente da pochi giorni sono riprese solo alcune prestazioni, mentre i disservizi rimangono ancora molti, come le liste di attesa e gli interventi chirurgici contingentati. “A dicembre del 2019 ho prenotato una visita oculistica di controllo – racconta Pietro Felici, uno dei manifestanti -. I tempi di attesa hanno fissato la prestazione per fine marzo, ma con il lockdown sono stato chiamato per essere informato dell’annullamento. Da allora nessuno mi ha più ricontattato per effettuare questa visita e quindi ho dovuto risolvere il problema in maniera differente”. Ad illustrare i disagi, ma soprattutto le richieste del centrosinistra è Stefano Mingarelli di Foligno in Comune: “Chiediamo l’immediata riattivazione di tutte le funzionalità dell’ospedale. La paura è che, a causa del Coronavirus, i pazienti vengano dirottati verso la sanità privata – spiega Mingarelli -. Vogliamo il potenziamento del terzo polo ospedaliero Foligno-Spoleto. Insieme a ciò è indispensabile il sostegno della sanità territoriale con le Case della salute ed un piano straordinario di assunzioni. Da settembre – conclude – lanceremo una grande proposta partecipata e condivisa con personale sanitario, utenti e cittadini per un rilancio del nostro ospedale e della sanità pubblica nel territorio”.
