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Valle Umbra, è emergenza idrica: sorgenti in calo del 50 per cento e pozzi in sofferenza

Pubblicato il 16 Agosto 2020 08:31 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:27

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I cali previsti, alla fine, sono stati confermati. Le sorgenti, infatti, stanno facendo registrare una carenza di portata che oscilla tra il 40 e il 50 per cento. E non sembra andare meglio neppure sul fronte pozzi. I meno profondi stanno iniziando ad avere qualche problema e i tecnici sono al lavoro per l’attivazione di quelli non in rete, con i quali provare a far fronte all’emergenza idrica.

L’allarme arriva dalla Valle Umbra Servizi attraverso il dirigente dell’area Gestione reti e impianti, Romano Menechini. “I documenti redatti dalla Regione e dall’Osservatorio nazionale per lo sfruttamento delle risorse idriche dicono che siamo di fronte ad una situazione grave – commenta alla redazione di rgunotizie.it -, soprattutto se l’attuale andamento si protraesse fino a fine stagione. La vera crisi, infatti, la vedremo tra settembre e ottobre, ma già ora è abbastanza estesa ed importante”. Nel mirino l’uso improprio delle risorse idriche. “Continuiamo a constatare un assoluto mancato rispetto del buon uso dell’acqua – prosegue il dirigente – per questo abbiamo predisposto delle comunicazioni destinate ai sindaci per cercare di arginare questo fenomeno”.

La riprova che il problema sia l’uso eccessivo delle risorse è reso evidente, secondo quanto commenta la Valle Umbra Servizi, dal fatto che bastano anche solo due giorni di pioggia per vedere risalire il livello delle sorgenti e per vederlo mantenersi tale per un periodo più o meno prolungato, fino anche a dieci giorni. Sotto l’occhio del ciclone, dunque, piscine, orti e giardini. “I serbatoi – dichiara Romano Menechini – crollano la mattina presto e la sera dopo le dieci, quando cioè si accendono gli impianti di irrigazione”.

Ad essere interessata dall’emergenza è tutta la Valle umbra, compresa la città della Quintana. “Anche a Foligno – aggiunge – nelle ore di massimo tiraggio si registrano degli abbassamenti preoccupanti. Così come si stanno riscontrando problemi nelle piccole realtà della Valnerina, dove sono state emanate anche delle ordinanze per la chiusura di alcune fontanelle utilizzate per irrigare gli orti”. In realtà, invece, come Giano dell’Umbria o Gualdo Cattaneo sono state contate più di cento piscine private con tanto di giardino annesso. “Sappiamo che c’è da lavorare sulle reti per migliorarle, così come è previsto un investimento di sei milioni di euro per il potenziamento dell’acquedotto – ribadisce -, ma anche i cittadini devono fare la loro parte, utilizzando correttamente le risorse idriche”.

Nel frattempo, vanno avanti gli interventi delle autobotti nei Comuni di Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Bevagna e Montefalco dopo il guasto all’impianto di sollevamento. “Al momento – conclude Romano Menechini – abbiamo nove autobotti che lavorano quasi 24 ore su 24”.

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